Terzo appuntamento con la nostra nuova rubrica denominata “Sviluppatori si raccontano”, nella quale, periodicamente, pubblicheremo le esperienze di sviluppatori italiani relativamente alla creazione di applicazioni per iPhone. Un modo per conoscere meglio chi sta dietro a titoli che magari utilizziamo tutti i giorni e un modo per far capire agli utenti come si vive “da sviluppatore iPhone”. L’articolo non sarà incentrato sulle tecniche di sviluppo, ma proprio sull’esperienza di vita nel mondo SDK. Oggi è la volta dello sviluppatore Alessio Vinerbi.

Mi chiamo Alessio Vinerbi, ho 32 anni e vivo a Roma. Ho scoperto la mia più grande passione quando ricevetti un Commodore 64 per il mio quindicesimo compleanno. Credetemi, da quel momento è cambiato tutto. Credo che le volte in cui ho giocato con quel Commodore si possono contare sulle dita di una mano. Da quel giorno ho cominciato a studiare e cambiare piattaforma di sviluppo, passai dal Commodore 64 ad una fantastica Amiga 500 e al suo linguaggio Rexx. Di seguito approdai su un mitico PC Intel 486 con il quale iniziare studiare linguaggi di sviluppo più seri come il C/C++. Circa un anno fa, iniziai a studiare il framework XNA di Microsoft per lo sviluppo sulla piattaforma Xbox 360 e, come conseguenza, dopo circa tre mesi di sviluppo uscii il mio primo gioco Rotorize per Xbox 360, attualmente scaricabile da Xbox Live. Attualmente lavoro a Roma per una grande società di sviluppo software e consulenza, ricoprendo il ruolo di progettista software in C++ e con Java sia su Windows che su Linux in ambito RealTime. Iniziai ad interessarmi ad AppStore e allo sviluppo iPhone esattamente nel momento in cui Apple rese pubblico l’SDK. Decisi di buttarmi con tutte le scarpe in questo settore, così, feci la pazzia : comprai un fantastico MacBook Pro ed un iPhone 3GS in solo colpo. Tornai a casa la sera e la prima cosa che feci, fù proprio l’iscrizione al Developer Apple Program.
Circa un anno e mezzo fa, non c’erano testi che spiegavano le metodologie, l’ambiente di sviluppo ed il linguaggio di programmazione Objective-C, ma su Internet c’erano diversi blogs di oltre oceano che affrontavano queste tematiche. Iniziai a studiare questi articoli ed i loro esempi, iniziai a capire come funzionava tutta la giostra e, cosa più importante, inizia a capire le differenze tra le scelte effettuate da Apple nello sviluppo iPhone rispetto a tutto il mondo Windows che conoscevo. Cominciai a scrivere delle applicazioni veramente semplici e decisi di metterle gratis su AppStore, anche per capire e testare le modalità e i tempi di approvazione o rigetto di una generica app da parte di Apple. Quando iniziai, il tempo di approvazione si aggirava intorno alle due settimane ed il più delle volte lo superava di parecchio mentre, ora, il tempo varia da una settimana ad un minimo di tre giorni.
Private Area nacque come tutte le altre app, da un idea. Un idea che già era presente in AppStore. Decisi di raccogliere ciò che mancava alle altre app e di creare un applicazione che migliorasse la gestione della propria privacy. Con questo non voglio dire di esserci riuscito, ma posso dire con certezza che molti utenti sono soddisfatti di questa app. Grazie a blogs come il vostro, un’ app ha un straordinario livello di visibilità nazionale, diciamo che iPhoneItalia è un grandioso trampolino di lancio per un’ app appena nata. Chiaramente la visibilità è importantissima per le vendite, ma, subito dopo, l’importanza si sposta sulle funzionalità, sull’utilità e, soprattutto, sulla sicurezza di aggiornamenti tempestivi ed evolutivi dell’app, quindi, quello che ho capito è che l’importante non è arrivare al quinto posto di una generica sezione AppStore nel giro di una giornata ma l’importante è rimanere in quella posizione il più a lungo possibile.
Grazie ai consigli e alle critiche degli utenti, ho avuto la possibilità di migliorare PA, di renderla ancora più utile e questo solo grazie alla volontà e, a volte alla pazienza, degli utenti. Diciamo che sono stati per me la mente mentre io ero e sono, tutt’ora, il braccio. Questo è stato il motivo principale per il quale non ho mai fatto pagare nessun aggiornamento di PA tramite In-App.
Sono stato felicissimo di questa bella collaborazione tra me e gli utenti e sono felice tutt’ora quando gli mi scrivono sul blog con altri consigli ed idee.
Colgo l’occasione di augurare un fantastico natale a tutti quanti, compreso, ovviamente, l’intero staff di iPhoneItalia che non finirò mai di ringraziare.
Tutti gli sviluppatori che fossero interessati a raccontarci la loro esperienza, possono contattarci al seguente indirizzo: segnala [at] iphoneitalia.com