Il Wall Street Journal ha effettuato un’interessante indagine volta a scoprire se i dati che gli utenti condividono tramite applicazioni iOS ed Android rimangano effettivamente anonimi e visualizzabili solo dagli sviluppatori.

L’indagine ha riguardato 101 applicazioni tra le più famose presenti sullo Store e dalla stessa è emerso un dato non proprio positivo. Dallo studio si evince che 56 delle 101 applicazioni hanno condiviso i dati con inserzionisti pubblicitari al fine di promuovere determinati prodotti, mentre 47 delle solite applicazioni fanno uso dei dati di localizzazione dell’utente.
Le 101 applicazioni comprendono anche app per Android, ma i problemi di privacy riguardano praticamente gli stessi titoli…
Bisogna sottolineare, però, che tali dati vengono forniti dall’utente che desidera utilizzare l’applicazione e che molte di queste applicazioni contengono l’informazione che spiega come i dati inseriti dall’utente potranno essere utillizzati per fini pubblicitari.
I risultati potrebbero essere una novità per alcuni utenti di smartphone. Tuttavia, l’uso di identificatori dei dispositivi unici, la localizzazione e i dati demografici tramite spot sono diventati fondamenti principali dell’industria degli annunci per cellulari.
Il nostro consiglio è quello di leggere sempre le info contrattuali, in modo da non avere brutte sorprese in futuro.