Perchè abbiamo scelto un iPhone? Risponde la redazione! [Speciale]

Dopo l’apprezzata iniziativa “Perchè scegliere un iPhone?“, unica nel panorama italiano, iPhoneItalia vuole ora proporvi una serie di articoli attraverso i quali tutti gli autori del blog racconteranno, in maniera puntuale e dettagliata, quale è stato il nostro primo approccio con il mondo Apple e, nello specifico, con l’iPhone. Il nuovo appuntamento, intitolato Perchè abbiamo scelto un iPhone? Risponde la redazione!, verrà proposto occasionalmente e vi racconteremo, volta dopo volta, quali motivazioni ci hanno spinto ad acquistare un iPhone e quali sono state le nostre prime impressioni dopo aver finalmente potuto toccare con mano questo fantastico prodotto. L’autore di oggi è Andrea Cervone. Non ci resta che augurarvi una buona e piacevole lettura.

Perchè ho scelto un iPhone? Forse vi potrà sembrare strano, ma per me dare una risposta a questa domanda è davvero impegnativo. Intendiamoci, non lo dico perchè non sia in grado di ricordare quali siano state le effettive motivazioni che mi hanno spinto ad acquistare un iPhone, ma perchè ormai reputo questo oggetto, spesso poco meno di un centimetro, come un qualcosa di strettamente necessario ed indispensabile per lo svolgersi quotidiano delle azioni più semplici della mia vita.

Cominciò tutto nel lontano 2008. Voglio essere sincero: probabilmente non avrei mai comprato il mio primo iPhone se non mi fosse stato regalato. Uno dei limiti del Melafonino, che credo molti di voi riconoscano anche oggi, è sicuramente il prezzo discutibilmente elevato. Proprio per questo motivo, almeno fino al novembre del 2008, per me l’iPhone non è mai esistito così come non esisteva alcun prodotto che presentasse un logo a forma di mela sul retro.

Qualche mese prima dell’effettivo acquisto del mio iPhone (un 3G all’epoca) iniziai a documentarmi circa le specifiche tecniche di base di due dispositivi mobile Apple: l’iPhone (l’originale, il primo modello) e l’iPod Touch. Proprio su questo secondo dispositivo si incentrò, in un primo momento, la mia attenzione. Mi rendevo conto di non aver bisogno di uno smartphone avanzato quanto l’iPhone (che conoscevo in maniera molto superficiale) e quindi decisi di accontentarmi del mio Nokia 6630, indimenticabile e indistruttibile, e di affiancare ad esso il mio primo dispositivo touch screen, ovvero l’iPod Touch.

Sfortunatamente (o fortunatamente) i miei piani non furono mai attuati. Si arrivò così a novembre, sicuramente una data storica, e nell’esatto momento in cui presi per la prima volta in mano il mio iPhone non potevo assolutamente rendermi conto di come un semplice gesto, quale lo “Slide to Unlock” che eseguivo sulla muta schermata di attivazione del dispositivo, avrebbe profondamente modificato, semplificandole, una serie di azioni che risultano oggi “comuni” per la maggior parte dei nuovi iPhone-users.

Ma devo ammetterlo. Tra me e il mio iPhone non ci fu subito amore, anzi. Tornato a casa, da fresco utente iPhone, collegai il mio nuovo e fiammante gioiellino al PC e procedetti immediatamente con l’attivazione tramite iTunes, procedura che si rivelo più difficile ed impegnativa del previsto. Wow! Era finalmente attivo e per la prima volta potevo utilizzarlo. Montava anche l’ultima versione di sistema disponibile, la più avanzata di tutte, il firmware 2.1.

L’entusiasmo fu ben presto stemperato però. Un po’ stupito, e onestamente incredulo, notai da subito che con il mio iPhone 3G non era possibile inviare file via Bluetooth. Vista la mia scarsa esperienza, pensai bene di ripristinare il telefono in modo tale da correggere questo “problema”. Chiaramente non sto qui a raccontarvi di come le mie aspettative furono disattese. Altre “pecche” che subito evidenziai nell’iPhone e che in più occasioni mi fecero storcere il naso furono l’impossibilità di registrare i video e di inviare MMS. Tutte funzioni presenti sul mio Nokia 6630 che, addirittura, già dal 2006 offriva lo zoom digitale nella fotocamera (funzione che, come saprete, è stata implementata solo recentemente da Apple con iOS 4).

Insomma, sin dai primi minuti di utilizzo mi resi conto di aver acquistato un dispositivo “limitato” sotto più punti di vista, sia a livello software che a livello prettamente funzionale (esemplare, nel mio caso, il passaggio da un cellulare con multitasking, il 6630, all’iPhone 3G con firmware 2.1 che non supportava questa funzione) e non volevo assolutamente accettarlo. Iniziai quindi ad esplorare la rete alla disperata ricerca di un qualche sistema per rimuovere questi limiti dal mio iPhone e, grazie anche alle preziose indicazioni di un amico, ben presto lo trovai. Aveva un nome strano e in un primo momento non sapevo bene che fosse. Fu proprio grazie al Jailbreak che “esplose” il mio amore nei confronti del mio primo iPhone. Grazie ad esso infatti potetti subito ovviare a quelle che, secondo me, erano le mancanze più gravi di questo dispositivo installando gli appositi applicativi da Cydia.

Circa un anno dopo, a conclusione di un periodo di assistenza Apple Care durato quasi 4 mesi, ricevetti, in maniera del tutto gratuita (mi fu “regalato” anch’esso, ma questa volta direttamente dalla casa di Cupertino), un iPhone 3GS congedando allo stesso tempo il mio precedente iPhone 3G. Questo cambiò nuovamente tutto. Un dispositivo decisamente più veloce e completo rispetto al predecessore. Più RAM, schermo migliorato, fotocamera migliorata e registrazione video oltre alle tante nuove funzioni implementate esclusivamente su questo dispositivo con il firmware 3.0. Questa volta, a differenza di quanto accadde un anno prima, ero estremamente soddisfatto di aver cambiato telefono e di averlo fatto per un nuovo iPhone.

La storia si è ripetuta, praticamente con le stesse tempistiche, ma questa volta senza regali o gentili concessioni da parte di nessuno. Credetemi, non avrei mai cambiato il mio iPhone 3GS per un altro smartphone, nemmeno per il nuovo iPhone 4. Semplicemente non ne vedevo la necessità, avevo già in mano un dispositivo praticamente perfetto. Però si sa, queste ideologie non sempre funzionano con i prodotti Apple. Acquistai il mio iPhone 4 a Torino, in vacanza, ed anche in questo caso devo ringraziare la preziosa segnalazione di un amico che mi informò della disponibilità di soli due modelli del nuovo iPhone in un particolare centro della famosa città. Quando mi recai presso il suddetto negozio di iPhone 4 ne era rimasto solo uno. Fu subito mio. Che dire di questo dispositivo, probabilmente se cercassi di illustrarne tutte le caratteristiche globali o quelle che preferisco finirei col risultare patetico e ripetitivo, pertanto non lo farò.

Mi limito a dire che l’iPhone, a prescindere dalla versione e dal modello, è un dispositivo che sicuramente ha modificato in positivo la mia vita sotto vari aspetti. In primo luogo dal punto di vista strettamente utilitaristico e personale. L’iPhone mi permette di restare aggiornato quotidianamente su tutte le novità provenienti dal web e dalla rete in genere, di ascoltare i miei brani preferiti in mobilità senza portare con me due dispositivi (iPod e telefono), di utilizzare i “tempi vuoti” per giocare ad Angry Birds e Fruit Ninja, di portare sempre con me i ricordi, fatti di foto e video, che hanno caratterizzato e che caratterizzano la mia vita. In secondo luogo grazie all’iPhone ho avuto la possibilità di crescere ed imparare con calma, pazienza e dedizione, il funzionamento generale dei dispositivi iOS, capacità che oggi mi consentono di scrivere su questo bellissimo blog una serie di guide e tutorial anche piuttosto complessi.

Mi fa sorridere ripensare ai primi giorni da utente iPhone, quando cercavo in ogni modo di aprire la fotocamera del mio nuovo telefono premendo quello che si sarebbe poi rivelato il tastino per gestire la vibrazione, e rendermi conto di quanto abbia potuto imparare e apprendere in questi anni proprio da questo dispositivo.

Grazie iPhone!

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