Applicazioni “Lite”, facciamo chiarezza.

Su AppStore sono sempre più frequenti le versioni “lite” delle applicazioni, grazie alle quali gli sviluppatori sono riusciti a superare il divieto imposto da Apple che non consente la pubblicazione delle demo.

appstorelite

Se l’utente non ci pensa due volte prima di acquistare un’applicazione da 0,79€ (prezzo minimo imposto da Apple), le cose cambiano se il prezzo sale, in quanto è difficile convincersi di acquistarla senza aver prima provato l’applicazione stessa.

Ecco quindi che alcuni sviluppatori rilasciano le versioni “lite”, applicazioni del tutto identiche alle “full”, ma con meno funzioni. Spesso, però, Apple ha rifiutato la pubblicazione di questo tipo di applicazione, senza spiegarne il motivo e pur facendo rimanere su AppStore la relativa applicazione “full”. Perchè?

Il motivo è semplice. Le applicazioni che vengono pubblicate su AppStore, lite comprese, devono avere tutte le funzioni stand-alone e nella descrizione non possono essere menzionate caratteristiche non presenti.

Un esempio: viene pubblicato un gioco in versione “lite” con soli 3 livelli, rispetto ai 10 della versione full. Questo gioco sarebbe pubblicato senza problemi su AppStore, perchè non è bloccata nessuna funzione e purchè nella descrizione non si parli di 10 livelli.

Lo stesso gioco, però, verrebbe “bocciato” se oltre ai 3 livelli ne fossero presenti altri 7 che l’utente vede ma a cui non può accedere in quanto bloccati, proprio perchè costretto a dover acquistare l’applicazione full per farlo. Chiaro no?

Nella descrizione e nel titolo della versione “lite”, inoltre, non possono essere incluse parole come “demo” o “beta”, mentre possono essere usati termini come “free” e “lite”.

Si tratta, quindi, di poche regole da seguire per non vedersi bocciare la versione lite della propria applicazione.

[fonte]

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