Saurik, il creatore di Cydia, ci parla della storia e del futuro del jailbreak

Jay Freeman alias Saurik, il creatore di Cydia, è stato nuovamente intervistato da Talk Radio nel corso della trasmissione Make Work durante la quale, oltre a delineare una breve storia del jailbreak e di come questo genere di modifiche software abbiano spinto diversi sviluppatori a creare soluzioni alternative all’App Store di Apple, ha fornito alcuni dettagli circa il nuovo tool di Comex per il jailbreak dell’iOS 4. Se siete ancora titubanti in merito alla questione “jailbreak” e alle controindicazioni che tale operazione potrebbe portare, consigliamo la lettura di questo articolo.

In questa prima parte pubblichiamo il video integrale (due parti) dell’intervista di Saurik mentre nella seconda riassumeremo quelli che sono stati i punti chiave attorno ai quali si è incentrata la discussione.

Di seguito andiamo a riassumere i punti chiave e le domande alle quali Saurik ha risposto durante l’intervista:

Jailbreak e unlock. Cosa sono?

Saurik, nella prima parte dell’intervista, ha voluto specificare la differenza tra le due operazioni software più diffuse e conosciute all’interno del panorama underground dell’iPhone: il jailbreak e l’unlock.

Il jailbreak, spiega lo sviluppatore, nacque da una necessità degli utenti, ovvero quella di voler personalizzare al meglio il proprio dispositivo. Cydia è stato infatti il primo Store, ancor prima dell’introduzione dello stesso App Store di Apple, all’interno del quale gli utenti iPhone potevano ricercare, scaricare ed installare applicazioni di terze parti, temi, sfondi personalizzati, tweak ed ogni genere di applicativo.

La procedura dell’unlock, invece, nasce da un’esigenza diversa, ovvero quella di poter utilizzare un iPhone SIM-locked anche con altri operatori. Si tratta sempre di una modifica software grazie alla quale, appunto, sarà possibile inserire qualsiasi tipo di scheda telefonica nel dispositivo ed utilizzarlo normalmente.

Una volta sbloccato l’iPhone si potrà ritornare allo stato originale?

I ragazzi che conducevano la trasmissione radiofonica, evidentemente inesperti o poco preparati (per scelta o meno), hanno chiesto a Saurik se, dopo aver eseguito il jailbreak di un iPhone, fosse possibile far ritornare il dispositivo al suo stato originale. La risposta, come molti di voi già sapranno, è stata la seguente: una volta eseguito il jailbreak dell’iPhone basterà collegare il dispositivo ad iTunes ed effettuare un ripristino del firmware, cliccando sull’appostio pulsante, per riportarlo al suo stato originario eliminando Cydia e quindi il jailbreak.

Il jailbreak è una procedura legale o no?

Altro punto chiave analizzato durante l’intervista. È stato domandato a Saurik se l’operazione di sblocco-jailbreak dell’iPhone possa essere in qualche modo ritenuta illegale. Lo sviluppatore, dopo aver affermanto ironicamente di non essere un avvocato, ha prontamente risposto agli intervistatori: la procedura in questione non può assolutamente essere intesa come illegale. L’unico rischio per l’utente che decide di effettuare il jailbreak sul proprio iPhone è quello di invalidare la garanzia del prodotto. Se infatti, a causa di un qualsiasi difetto, l’utilizzatore di un iPhone jailbroken dovesse decidere di ricorrere all’assistenza Apple (Apple Care) questa operazione verrà negata e il dispositivo non sarà riparato gratuitamente.

Quali applicazioni Cydia ha sviluppato Saurik?

Nel corso dell’intervista è stato domandato a Saurik quali fossero le applicazioni che egli stesso ha sviluppato. A seguire trovate l’elenco di tutti i pacchetti, con relativa descrizione, che potrete scaricare direttamente da Cydia:

  • Cycorder (la prima applicazione che ha reso possibile la registrazione video su iPhone 2G ed iPhone 3G
  • WinterBoard (l’unica applicazione che permette di personalizzare il tema dell’iPhone modificando icone, sfondi, ecc)
  • Cyntact (tweak per la visualizzazione delle immagini contatto all’interno dell’applicazione nativa)

Quali sono i nuovi scenari per il jailbreak?

Saurik, durante la trasmissione radiofonica, ha fatto riferimento anche a Comex, l’hacker che sta attualmente lavorando allo sviluppo di un nuovo tool in grado di eseguire jailbreak untethered e l’unlock di tutti i dispositivi. Il programma in questione, stanto alle parole di Freeman sarebbe ancora acerbo, ricco di bug e quindi non pronto per una release pubblica.

Insomma, davvero tante informazioni in un’intervista piuttosto breve che sicuramente saranno state d’aiuto a molti di voi.

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