Business Insider è venuto in possesso di un documento che sembra dimostrare come gli sviluppatori di AppGratis – applicazione tolta dallo store per volontà di Apple – allettavano gli sviluppatori promettendo una posizione elevata nelle classifiche “Top” dei vari App Store in tutto il mondo. Sull’autenticità del documento non possiamo esprimerci, dato che non è stato confermato ufficialmente.
Secondo il documento, AppGratis faceva sapere allo sviluppatore che, a fronte di un investimento pari a 100.000$, la sua applicazione poteva raggiungere i primi cinque posti nelle classifiche dell’App Store, entrando così nella più importante vetrina che possa esistere per chi sviluppa su iOS.
Entrare nei Top 10 su App Store significa avere un ritorno economico e d’immagine elevatissimo, con un potenziale di milioni di dispositivi iOS pronti a scaricare l’app solo perchè presente nella classifica.
Ricordiamo che secondo Apple, l’applicazione AppGratis veniva utilizzata come strumento di marketing per aumentare la visibilità di giochi e applicazioni prodotte dai clienti di AppGratis, e ciò in violazione delle linee guida di App Store, in particolare della clausola ormai famigerata contrassegnata con il numero “2.25” . Questa clausola relativamente recente vieta agli sviluppatori di rilasciare applicazioni che visualizzano app diverse dalla propria e che servono per promuovere l’ acquisto di altre in maniera simile a quella utilizzata dalla stessa Apple. Apple ha anche confermato a AllThingsD che AppGratis app violava anche la clausola 5.6 delle sue linee di sviluppo che non permette agli sviluppatori di utilizzare notifiche push per inviare pubblicità, promozioni, o vendita diretta di alcun tipo. Ancora una volta, però, PocketGamer.biz sostiene che sono molte altre le applicazioni che violano tale clausola.
Per dovere di cronaca, ricordiamo anche che il CEO di AppGratis ha voluto dire la sua sulla questione, prima che trapelasse questo documento che, in ogni caso, difficilmente verrà confermato ufficialmente.