Ecco perché Google e Microsoft hanno paura di Siri

Il giornalista Tim Bajarin, esperto in tecnologia, ha pubblicato un interessante articolo nel quale mette in luce i motivi per i quali Microsoft e Google hanno paura di Siri e temono che questa tecnologia possa ancora una volta creare un divario maggiore tra loro ed Apple.

Sia i responsabili di Google che quelli di Microsoft, ufficialmente, hanno denigrato Siri definendolo inutile e affermando che il telefono non andrebbe usato per comunicare con qualcosa di virtuale ma per chiamare qualcuno dall’altra parte della “cornetta”. Ma dietro questa apparente indifferenza e critica, si nasconde la paura di perdere un altro punto a favore di Apple e di ritrovarsi indietro nel campo tecnologico. Siri, infatti, potrebbe essere davvero il futuro dei terminali, non solo mobile.

Siri fa già uso di database importanti, come quelli di Yelp e Wolfram Alpha, inoltre Apple fornirà presto le sue API agli sviluppatori. Cosa significa questo? Che nei prossimi mesi su App Store ci saranno migliaia di applicazioni che potranno interagire con i comandi vocali di Siri, per poter così fare ed organizzare qualsiasi cosa utilizzando solo la propria voce. Lo scopo di Apple è quello di creare un sistema di linguaggio naturale, da applicare inizialmente su iPhone e da portare poi su iPad e Mac.

E chi ha avuto modo di provare Siri capisce subito che non si tratta del classico servizio di comando vocale, perché Siri è dotato di intelligenza artificiale capace di rispondere praticamente ad ogni tipo di domanda, anche stupida. E le facce di chi lo prova la prima volta sono eloquenti: si inizia con una certa indifferenza e si finisce con lo stupore. Non è escluso che sarà proprio Siri a trainare le vendite dell’iPhone 4S e a conquistare la fiducia di tanti nuovi utenti.

Apple riscrive il futuro, gli altri guardano, arrancano e poi copieranno.

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