Ecco come Mickey Drexler ha ispirato la realizzazione del primo Apple Store

Non c’è dubbio che i punti vendita di Apple siano alcuni dei più profittevoli al mondo e questo risultato è dovuto soprattutto al lavoro di Ron Johnson, ex-addetto al settore Retail dell’azienda. Tuttavia sono stati recentemente diffusi interessanti dettagli su come Mickey Drexler, ex-CEO di Gap, abbia aiutato ad ideare il primo Apple Store.

Un grande contributo nella realizzazione degli Apple Store e del loro successo è stato dato da Ron Johnson, ma pare che non sia stato l’unico, in quanto anche Mickey Drexler, ex-CEO di Gap e noto con il nome di “King of Retail“, avrebbe avuto un ruolo molto importante. Questo titolo è stato da lui guadagnato grazie al modo in cui ha trasformato la catena di abbigliamento rendendola un importante marchio modificando il modo di gestire l’esperienza retail, rendendola un affare completamente interno. Sembra che proprio il design minimalista e spazioso dei negozi Gap abbia ispirato la progettazione del primo Apple Store, o meglio del primo prototipo.

Il lavoro di Mickey Drexler venne talmente apprezzato da Jobs tanto da spingerlo ad introdurre il CEO di Gap nel Consiglio di Amministrazione della compagnia californiana, nonostante in seguito abbia lasciato Gap per diventare CEO di J. Crew. Drexler rimane comunque profondamente coinvolto negli affari di Apple e svolge ancora il proprio compito all’interno del Consiglio di Amministrazione. Ma veniamo ora all’importante ruolo che Drexler ha avuto nell’ideazione del primo Apple Store: in passato avrebbe infatti suggerito ad Apple di creare un prototipo dello store prima di iniziarne la costruzione in quanto riteneva che Steve Jobs e Johnson avrebbero dovuto sperimentarlo fisicamente. Questo argomento è stato anche descritto da Walter Isaacson nella biografia di Jobs:

Drexler diede a Jobs un mezzo consiglio: costruisci segretamente vicino al campus Apple un prototipo del tuo store, perfettamente arredato, e perdici un po’ di tempo finché non ti ci senti a tuo agio. Così Johnson e Jobs affittarono un magazzino vuoto a Cupertino. Per sei mesi si trovarono là ogni martedì, per dedicare l’intera mattinata a una seduta di brainstorming e mettere a punto i dettagli della loro filosofia di vendita girando dentro quello spazio. Era l’equivalente commerciale del centro design di Ive, un paradiso dove Jobs, con il suo approccio visivo, poteva escogitare soluzioni innovative toccando e guardando le varie opzioni in via di evoluzione. “Mi piaceva farci dei sopralluoghi in solitudine, al puro scopo di saggiarlo” ricorderà Jobs.

Si tratta di un approccio simile a quello che Apple adotta verso la creazione di un prodotto: l’azienda infatti prova diversi prototipi fino ad arrivare alla migliore soluzione possibile. Successivamente gran parte del lavoro è stato svolto da Jobs e da Johnson che, grazie alla loro filosofia, hanno permesso agli Apple Store di ottenere innumerevoli successi.

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