Con l’arrivo dei nuovi dispositivi tecnologici si assiste, da qualche anno ormai, ad un fenomeno molto diffuso: la circolazione di un numero impressionante di rumors. Tutte le indiscrezioni possibili, le ipotesi, i concept e le informazioni riguardanti i nuovi dispositivi arrivano ogni giorno. Digitimes, in occasione dei numerosi rumors arrivati in questo periodo riguardanti l’iPhone 6 e l’iWatch, ha voluto investigare per scoprire da dove provenissero tutte le indiscrezioni sui prodotti, soprattutto quando ci si avvicina alla data di presentazione.
Digitimes ha voluto fare una ricerca per scoprire da dove si originano tutti i rumors sui prodotti Apple e sui prodotti tecnologici in generale. Veniamo subito al sodo: le ricerche hanno mostrato che il numero maggiore di rumors proviene dai fornitori di componenti.
Nell’articolo, pubblicato venerdì, Digitimes ha spiegato come il tempo giochi un ruolo fondamentale nel processo: circa un mese prima della presentazione, il prodotto esce dalle fabbriche per entrare nei magazzini della società, finito e non più modificabile. Questo potrebbe spiegare come mai, man mano che ci si avvicina alla presentazione di un prodotto i rumors iniziano a diventare più precisi e affidabili.
Ma prima ci sono altre tappe: i fornitori conoscono il prodotto dai 6 ai 9 mesi prima che lo stesso venga presentato, in quanto deve essere messo già in cantiere presso le fabbriche, seppure ancora in parte modificabile. Questo ci spiega come più siamo lontani dalla data di presentazione, più le voci non sono precise e sicure, ma sono più generiche.
Infine l’articolo spiega da dove nasce il processo produttivo: solitamente si comincia dal componente essenziale, il più importante (quello che difficilmente potrà essere modificato nell’ordine), come ad esempio il processore.
La ricerca di Digitimes riesce così ad evidenziare quali sono le relazioni tra la produzione di un dispositivo e le voci che circolano a riguardo. E’ giusto ricordare che in alcuni casi i rumors si rivelano coerenti e corrispondenti, almeno in parte, al prodotto finale e in alcuni casi invece non corrispondono affatto alla versione finale del prodotto.
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