7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 07/12

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

banner-7per7-570x218111111

Italia seconda al mondo per malware ai PoS

Schermata 2014-12-06 alle 10.46.28

L’Italia è seconda al mondo per infezioni malware ai PoS. Questo è quanto rivela il report sulle minacce del terzo trimestre di Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud. Il documento, dal titolo “Vulnerabilità sotto attacco”, rivela anche che l’Italia riconquista il bronzo nella classifica delle nazioni che spammano di più e si conferma terza al mondo per visite a siti maligni.

Ecco cosa è successo in Italia nel terzo trimestre 2014:

  • L’Italia è seconda al mondo per infezioni malware ai PoS. Il 6% dei malware che hanno infettato i PoS ha riguardato il nostro Paese. L’Italia condivide la posizione con le Filippine e Taiwan. Al primo posto trionfano gli Stati Uniti.
  • L’Italia torna sul podio delle nazioni che inviano più spam. Il nostro Paese riconferma la posizione del primo trimestre che aveva temporaneamente abbandonato nel secondo, quando era scesa al quinto posto. In generale, nel terzo trimestre, sono stati identificati e bloccati in tutto il mondo più di 17 miliardi di indirizzi IP che inviano spam, 856.500.000 erano in Italia. Al primo posto della classifica dei Paesi che hanno inviato più spam troviamo a pari merito Stati Uniti, Argentina e Vietnam, al secondo la Spagna. L’Italia è terza a pari merito con Germania e Iran.

Più di 34 milioni di comunicazioni erano scritte in italiano, che si classifica quindi come decima lingua più utilizzata per lo spam.

  • L’Italia si conferma terza nella top ten dei paesi con il più alto numero di visite a siti maligni, posizione condivisa con la Francia e che occupava anche nel secondo trimestre. Al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dal Giappone. Tradotto in cifre, significa che in tutto il mondo sono state bloccate più di un miliardo di visite ai siti maligni. Gli italiani sono capitati su questi siti più di 56 milioni di volte.

Il terzo trimestre ha vissuto il suo apice con Shellshock, una tra le più grandi vulnerabilità mai registrate, che ha messo a rischio oltre mezzo miliardo di server e dispositivi in tutto il mondo. Il terzo trimestre è stato caratterizzato anche da vulnerabilità che hanno colpito le piattaforme web e le app mobile, e che hanno coinvolto sia le aziende che i consumatori. Android nel terzo trimestre, si è confermato come il sistema mobile maggiormente colpito, mentre rimangono alti i livelli di malware diretti al settore dell’online banking.

Per consultare il report completo clicca qui

Black Friday & Cyber Monday: e lo shopping online va su

Schermata 2014-12-06 alle 10.30.16

Nel 2014 gli acquisti online durante il Black Friday sono cresciuti del 31% rispetto allo scorso anno, e del 27% durante il Cyber Monday. Sono queste le flessioni (positive) delle attività di e-commerce rilevate da myThings, società leader nelle soluzioni di advertising online, che ha messo a confronto le conversion del 2013 e del 2014 sui siti fashion, retail, viaggi e telecomunicazioni durante il Venerdì e il Lunedì più famosi dell’anno, se si tratta di compere.

Questi due giorni molto caldi per il mondo dello shopping diventano, infatti, “bollenti” se si tratta di acquisti online: il Black Friday 2014 (che in America sancisce l’inizio dello shopping natalizio) ha visto un incremento degli acquisti da PC pari al 120% rispetto ai quattro Venerdì precedenti, con una spesa media più alta del 20%; da mobile la spesa media si è invece alzata dell’85, con acquisti incrementati del 190% rispetto alle settimane passate. Durante il Cyber Monday (il primo Lunedì successivo al ‘Venerdì nero’, dedicato agli sconti online) gli acquisti da PC sono aumentati del 50% (sempre rispetto ai quattro Lunedì precedenti) e la spesa media del 7%. Anche in questo caso, il dato interessante riguarda gli acquisti effettuati da mobile, che l’1 Dicembre sono saliti del 77% rispetto alle settimane precedenti.

È interessante notare una supremazia indiscussa dei device iOs rispetto agli Android, che da soli hanno generato un +145% delle conversioni, per una spesa totale del 160% più alta rispetto all’anno scorso durante il Black Friday e il 125% di acquisti in più, con un aumento della spesa del 155%, durante il Cyber Monday.

Per questo studio sono stati analizzati 15 milioni di conversioni su siti fashion, retail, di viaggi e telecomunicazioni.

 

YOTAPHONE 2 arriva in Italia

Schermata 2014-12-06 alle 10.28.35

Yota Devices, la start-up internazionale nota per aver sviluppato il primo smartphone “su due lati”, annuncia l’attesissimo arrivo sul mercato italiano di YOTAPHONE 2 a dicembre 2014.

YOTAPHONE 2 combina le familiari funzionalità del sistema operativo Android con qualcosa di mai visto prima: due display touch con personalità molto diverse tra loro.

Il display frontale è uno schermo AMOLED Full HD con una risoluzione di 1280p, perfetto per navigare su internet, utilizzare i social network, guardare video e divertirsi con i propri giochi preferiti. Ma è solo capovolgendo il device che si esprime l’unicità di YOTAPHONE 2: l’altro schermo Always-On di Yota, ideale per la lettura di e-book, il controllo di notifiche, la visualizzazione outdoor, la personalizzazione con le proprie immagini preferite e molto altro.

Siamo convinti che la nostra tecnologia abbia creato una categoria completamente nuova di smartphone: non solo per aver integrato nel dispositivo un efficiente schermo EPD ma per essere riuscita a farli funzionare in piena armonia”, ha dichiarato Vlad Martynov, CEO di Yota.

Le caratteristiche dello YOTAPHONE 2 includono:

  • Lo schermo Yota Always-On è in grado di potenziare la durata della batteria, garantendo fino a cinque giorni di e-reading con una singola carica. I telefoni Android dispongono già di una modalità di risparmio energetico ma YOTAPHONE 2 dura fino a tre volte di più – a parità di utilizzo in lettura, scambio di messaggi e chiamate. Leggere sullo schermo Yota Always-On è fino sette volte più efficiente in termini di utilizzo di batteria rispetto al tradizionale display AMOLED HD.
  • Lo schermo Yota Always-On può essere visualizzato perfettamente con un’angolazione che sfiora i 180 gradi e offre un’ottima leggibilità anche in caso di luce solare diretta, favorendo l’utilizzo di qualsiasi applicazione Android anche outdoor, senza affaticare la vista.
  • Il display Yota Always-On consente di essere sempre aggiornati su ciò che accade nel proprio mondo senza dover toccare il telefono per attivare in continuazione il display per visualizzare email, messaggi di testo o notifiche dai social network. Semplice come l’utilizzo del proprio orologio: basta un’occhiata allo schermo per avere tutte le informazioni a disposizione.

YOTAPHONE 2 è il risultato del lavoro di un team internazionale di ingegneri che hanno collaborato per creare qualcosa di veramente particolare. Ci sono voluti ben tre anni per arrivare a questo punto ma ne è valsa la pena: oggi Yota è in grado di proporre un device davvero fuori dall’ordinario e non il solito prodotto tra tanti, appena leggermente diverso da tutti gli altri smartphone disponibili sul mercato.

Nonostante un peso di soli 145 grammi e la scocca molto sottile (144 x 69,5 x 8,9 millimetri), grazie al resistente Gorilla Glass 3 su entrambi i lati YOTAPHONE 2 è tutt’altro che fragile. Si tratta, insomma, di un dispositivo utile, elegante, prestigioso e anche resistente.

Di seguito alcune delle sue caratteristiche, tutte interamente personalizzabili dall’utente:

  • YotaEnergy – Questa modalità trasferisce automaticamente tutte le funzioni fondamentali, incluse chiamate e messaggi, sul display Yota Always-On non appena la batteria raggiunge il 15%, garantendo altre 8,5 ore di utilizzo.
  • YotaMirror – Sul display Yota Always-On è possibile utilizzare qualsiasi app Android, da quelle più popolari per la lettura (come Kindle di Amazon) a quelle di messaggistica (come WhatsApp) fino a quelle per lo streaming musicale (come Spotify) quelle per la navigazione gps e gli sport outdoor. Inoltre, è possibile sfruttare leggibilità e durata della batteria con qualsiasi altra attività possa beneficiarne.
  • YotaSnap e “Life after death” – E’ possibile continuare a visualizzare informazioni importanti come una mappa, il luogo di un incontro o una carta d’imbarco, anche quando la batteria del telefono sarà completamente esaurita, copiandole dal display a colori e conservandole sul display Yota Always-On.
  • YotaCover – Con un semplice tocco si possono nascondere le informazioni presenti sul display Yota Always-On impostando la propria YotaCover. In altre parole, si scelgono foto o notifiche per personalizzare il proprio dispositivo e, allo stesso tempo, per impedire ad altri di visualizzare le proprie informazioni personali. Grazie a YotaCover è quindi possibile cambiare la cover del proprio telefono in qualsiasi momento, usando le proprie immagini preferite: dalla foto dei propri bambini allo stemma della squadra del cuore fino al ricordo dell’ultima vacanza con gli amici, tutto questo potrà diventare la cover del proprio smartphone con un semplice tocco dello schermo.

Tutto questo è possibile grazie al lato “posteriore” del dispositivo, un’area finora inesplorata e considerata addirittura uno spazio inutile e inutilizzabile sugli smartphone comuni.

Allo stesso tempo, YOTAPHONE 2 offre un’esperienza affidabile e familiare sia agli utenti Android che a quelli abituati ad altri sistemi operativi. Di seguito alcune specifiche:

  • Processore Qualcomm Snapdragon 800 quad-core 2.2 Ghz, con 2GB RAM & 32GB eMMC.
  • Fotocamera da 8MP con autofocus e Flash LED (che può essere usata per scattare “selfie” in alta risoluzione grazie alla funzione YotaMirror) e fotocamera frontale da 2MP.
  • Connettività 4G/LTE, Wi-Fi e Near Field Communications (NFC). 

Prezzi e disponibilità

YOTAPHONE 2 sarà disponibile anche in Italia da dicembre 2014 al prezzo consigliato di 749€ (IVA inclusa) attraverso operatore, in distribuzione e online: sarà così possibile scegliere la propria modalità di acquisto preferita per avere subito tra le mani il nuovo rivoluzionario smartphone.

Grazie all’accordo di esclusiva siglato con Vodafone, sarà possibile acquistare YOTAPHONE 2 presso gli oltre 700 Vodafone store su tutto il territorio nazionale, abbinandolo a un piano ricaricabile o RELAX.

Il device sarà inoltre distribuito su tutto il territorio nazionale da Ingram Micro e disponibile già da metà dicembre presso i punti vendita Mondadori Megastore.

Sarà poi acquistabile online sul sito www.yotaphone.com.

Attualmente YOTAPHONE 2 è in vendita in venti paesi d’Europa, nei paesi del CIS e nel Medio Oriente, attraverso il sito www.yotaphone.com e numerosi partner di canale, oltre che nel primo Store Yota aperto a Londra (Brick Lane in Shoreditch) mercoledì 3 dicembre. Sarà inoltre disponibile a Hong Kong entro la fine di dicembre 2014 e a Taiwan, in Cina e negli altri mercati asiatici nel primo trimestre del 2015. USA, Canada e America Latina seguiranno subito dopo.

Telemonitoraggio della pressione arteriosa, vantaggi del monitoraggio a distanza

Schermata 2014-12-06 alle 10.32.07

Presso il Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università Cattolica, Policlinico Agostino Gemelli, diretto dal prof. Raffaele Landolfi, è in corso uno Studio sul Telemonitoraggio della pressione arteriosa, condotto dal Direttore del Centro di ipertensione del Policlinico Gemelli, dr Marco Mettimano, per valutare i vantaggi derivanti dal monitoraggio a distanza dell’Ipertensione Arteriosa in soggetti ipertesi, condotto in collaborazione con la società GESI (Gestione Sistemi per l’Informatica di Roma) e iHealth, la linea di dispositivi medici all’avanguardia tecnologica, distribuita in esclusiva in Italia dalla società milanese Gima.

La misurazione della pressione arteriosa, effettuata dal medico con lo sfigmanometro, permane la metodica di riferimento ma occorre cogliere i vantaggi che la tecnologia consente iniziando dalla possibilità di effettuare una diagnosi precoce (un terzo della popolazione non sa essere ipertesa), dal controllo in tempo reale dell’aderenza alla terapia (con eventuale, immediata, correzione terapeutica) sino ad un immediato riscontro medico-paziente per la minore diluizione dei controlli nel tempo Lo studio attuato al Policlinico Gemelli di Roma è realizzato con pazienti affetti da ipertensione arteriosa essenziale, arruolati in sede di visita ambulatoriale presso Il centro ipertensione del Policlinico.

“In Italia l’ipertensione arteriosa è una condizione molto comune, talmente comune che la manifesta un terzo degli over 35enni e il 60% di coloro che superano i 65 anni; non esiste distinzione tra sessi, se non in età giovanile quando più rilevante è la percentuale maschile” – afferma il prof. Raffaele Landolfi. “A rigore non si può definire una malattia ma gli effetti che produce sul sistema arterioso e sugli organi vitali quali cuore, cervello, retina e vasi periferici, la fanno assurgere al grado di malattia. Nel 95% dei casi le cause rimangono ignote, per questo parliamo di Ipertensione idiopatica ed essenziale; una corrente di pensiero trasforma questo aggettivo in ‘esistenziale’ per porre maggiormente l’attenzione sulle caratteristiche psicologiche e degli stili di vita che ne influenzano la comparsa e che ogni famiglia condivide” – spiega il professore. “Il nostro studio conferma che l’utilizzo di strumenti telematici e di un sistema informatico evoluto facilita una maggiore interazione tra medico e paziente migliorando la vigilanza clinica ed il supporto assistenziale con conseguente maggiore tempestività ed appropriatezza delle cure. La telemedicina, superato l’eventuale scoglio psicologico nei confronti della tecnologia che si avverte sia nei pazienti che nei medici, costituisce una reale semplificazione e farà compiere importanti passi avanti soprattutto a favore dei soggetti affetti da patologie croniche (diabete, infezioni polmonari, ecc.) il cui monitoraggio a distanza può offrire notevoli vantaggi” – conclude il prof. Landolfi.

“E’ cambiato il rapporto tra Ospedale e paziente” spiega il dr Marco Mettimano. “Il cittadino affetto da patologie croniche non è più costretto a recarsi dal medico o in ospedale ma, grazie alla telemedicina, può procedere dopo avere effettuato l’automisurazione della pressione arteriosa HBPM ed inviare i suoi dati per via telematica ad un’unità centrale che, dopo attenta lettura, provvede alla teleassistenza garantendo un monitoraggio continuo e, se necessario, provvedendo a una riformulazione farmacologica.

La tecnica di misurazione pressoria HBPM, che non deve dare mai adito a “nevrosi” da automisurazione nè tantomeno a decisioni terapeutiche non concordate con il proprio  medico, presenta numerosi vantaggi, tra cui: l’assenza dell’“effetto da camice bianco”, la possibilità di numerose misurazioni nel tempo assieme alla facilità di utilizzo e al basso costo.

Le categorie di pazienti che più degli altri possono trarre vantaggio da questa metodica sono gli anziani, le donne in gravidanza o in menopausa, i pazienti diabetici e, come già detto, assieme ai pazienti affetti da ipertensione da camice bianco, quelli affetti da “ipertensione mascherata”, condizione meno rara di quanto si possa pensare, in cui all’esatto opposto dell’ipertensione da camice bianco, l’ipertensione è normale in ambiente medico ma alta nelle misurazioni domiciliari. 

L’automisurazione pressoria, come dimostrano recenti studi clinici, correla meglio con il danno d’organo cardiaco e cerebrale e produce innumerevoli vantaggi pratici: maggiore consapevolezza della propria malattia, migliore aderenza alla terapia, migliore qualità di vita e, infine, assieme ad uno snellimento delle strutture centrali, un notevole risparmio per il SSN.

Il rapido evolversi del quadro epidemiologico a livello nazionale, ove le malattie croniche e degenerative stanno sostituendo per volume ed importanza le malattie acute e infettive assieme ai processi tecnologici, stanno conducendo ad una radicale modifica dei progetti assistenziali; in un prossimo futuro alcune tecnologie considerate complesse perche basate su apparecchiature ad alto costo avranno probabilmente una diffusione di massa  e saranno gestite a casa direttamente dai pazienti 

Il nostro studio, che rappresenta uno dei primi progetti di questo tipo, ci suggerisce di amplificare l’uso della telemedicina, come ’arma in più a favore della salute delle persone” – conclude il dr Mettimano.

GESI (Gestione Sistemi per l’Informatica), società romana con la ‘mission’ centrata sul paziente e sull’insieme del suo percorso assistenziale, promuove la collaborazione fra centri ospedalieri e organismi territoriali per la continuità, sinergia ed appropriatezza del processo di cura, facilitando l’interazione diretta tra cittadino e medico di base.

“Da anni partner del Policlinico Gemelli di Roma, siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione del professor Landolfi e della sua équipe il nostro know how per condurre uno studio innovativo che riguarda una condizione – l’ipertensione arteriosa – che coinvolge molti nostri connazionali” – afferma l’ing. Fabrizio M. Ferrara, Direttore Generale di GESI. “Promuovere studi per testare come la telemedicina sia un’arma in più a disposizione di tutti e, in particolare, di quelle persone (donne in gravidanza, in menopausa, anziani, malati cronici, ecc.)che possono disporre di un controllo medico costante senza essere costrette ad allontanarsi da casa, a sottoporsi a file estenuanti, è senz’altro la soluzione migliore per amplificare l’importanza di questa nuova metodica di cura che, è bene ribadirlo, si affianca alla medicina tradizionale senza sostituirla, facilitando la continuità del percorso assistenziale e riducendo i costi per il Sistema Sanitario Nazionale. Per sottolineare il contatto che la telemedicina consente di mantenere fra il medico ed il paziente abbiamo chiamato il nostro sistema di monitoraggio HealthKIT: “Keep In Touch”. Ovviamente, sia i nostri sistemi informatici che i dispositivi iHealth rispondono agli standard, sono a norma di legge e convalidati a livello nazionale ed internazionale”, conclude l’ing. Ferrara.

iHealth, la nuova linea di dispositivi wireless, dotati di tecnologia avanzatissima con bluetooth incorporato, convalidati a livello nazionale e a norma di legge, distribuita in esclusiva in Italia da Gima, ha consentito di realizzare questo studio fondamentale per la prevenzione e la salute dei cittadini, mettendo i suoi strumenti a disposizione di medici e pazienti.

Per conoscere i prodotti iHealth, www.ihealthlabs.eu/en/

Acquisti natalizi online: attenzione a truffe e siti insicuri

15943308382_02bb5359b3_o

Gli esperti di Accomazzi.net, realtà specializzata nel commercio elettronico e nella sicurezza informatica, hanno scoperto e già segnalato all’azienda un gravissimo errore di progettazione nel sito di CartaSì utilizzato per il commercio elettronico. L’errore consente a qualsiasi malintenzionato di usare facilmente il sito CartaSì per truffare i navigatori tramite il phishing(1).

Vedere per credere

Per una dimostrazione pratica e impressionante di cosa sia possibile fare grazie all’errore di progettazione, èsufficiente visitare l’indirizzo http://goo.gl/3aYIzc, creato dagli esperti di Accomazzi.net e riprodotto nell’immagine qui a fianco. Come noteranno immediatamente i piùattenti, questo èdavvero il sito di Cartasì, con tanto di certificato VeriSign che dichiara sicura la connessione e scritta verde che verifica che l’azienda è stata certificata da un’autorità. Quindi il navigatore medio non può certo immaginare che in realtà sta leggendo una pagina concepita da qualcun altro.

La scoperta è particolarmente rilevante in questo periodo, durante il quale secondo le stime del Consorzio Netcomm circa 10 milioni di italiani faranno acquisti online per un controvalore stimato in 2,4 miliardi di euro(2), per lo più utilizzando la carta di credito (secondo uno studio del 2012, CartaSì era il secondo sito in Italia con il 27% del mercato(3)). Il sito CartaSì KeyClient è tra i più usati in Italia dai venditori web indipendenti, cioè quelli che non si appoggiano a un centro commerciale online come Amazon. Il valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2013 è stato stimato in 22,3 miliardi di Euro(4).

Come evitare la truffa? Ecco le quattro regole doro per navigatori e aziende.

Non sempre è facile o immediato rendersi conto se il sito con cui ci si collega è davvero quello della banca o del negozio online, oppure se è stato hackerato.

Gli esperti di Accomazzi.net suggeriscono a tutti i navigatori alcune semplici regole per limitare fortemente la possibilità di finire truffati. Eccole:

  1. Non seguire i link (trovati in posta e sul web) per raggiungere un sito di commercio elettronico, ma invece digitarne il nome da zero. L’accorgimento impedisce al navigatore di finire su siti maligni dal nome ingannevolmente simile a siti onesti.
  2. Accertarsi che tutte le pagine web su cui si lasciano i propri dati siano contrassegnate dal lucchetto chiuso, che deve trovarsi nella barra degli indirizzi e non sotto. Non scrivere mai in una mail le proprie credenziali di accesso (ID e password) e in generale dati sensibili.
  3. La presenza del lucchetto in colore verde, o del nome del sito in colore verde, indica che un’autoritàha recentemente verificato che l’azienda esiste da almeno cinque anni e non ha in corso procedura di fallimento.
  4. Mantenere aggiornato il programma con cui si naviga il web. Alcuni, come Firefox e Google Chrome, si aggiornano automaticamente se viene dato il permesso.

Per le aziende che hanno un sito di commercio elettronico, i consigli di Accomazzi.net sono:

  1. Dotarsi di certificazione https e usarla per erogare tutte le pagine del sito, non soltanto quelle dove viene mostrato il carrello o richiesti i dati anagrafici del cliente;
  2. Utilizzare un software dedicato e non una soluzione generica per siti web (come WordPress o Joomla) nel quale viene installata una estensione per il commercio elettronico;
  3. Nello sviluppo e hosting del proprio sito web appoggiarsi solo a un fornitore con provata competenza nella sicurezza informatica, che contrattualmente dovràmonitorare il sito e mantenere aggiornato il software;
  4. Verificare che chi sviluppa e/o eroga il sito abbia fatto verificare la propria realizzazione a una azienda terza, o far eseguire direttamente un controllo del genere.

Expedia: Mobile Index 2014 e i device mobili in viaggio

Schermata 2014-12-06 alle 10.49.33

Expedia presenta il Mobile Index 2014 Expedia / Egencia, uno studio globale sul comportamento e sulle preferenze dei viaggiatori di Nord America, Sud America, Europa e Asia – Pacifico per quanto riguarda l’utilizzo di dispositivi mobili.

Lo studio rivela che

  • il 97% degli italiani porta con sé almeno un dispositivo mobilequando viaggia per piacere, il 98% quando viaggia per lavoro;
  • Ben il 42% dei viaggiatori italiani acquista un piano dati / roaming per l’estero, contro una media europea del 27% e mondiale del 35%;
  • Il 75% dei viaggiatori italiani pensa che lo smartphone sia “molto importante o fondamentale” nella vita quotidiana. Il 71% dice lo stesso del computer portatile e il 54% dei tablet;
  • “Fotografare o filmare persone a loro insaputa”è considerato un comportamento offensivo dal 36% dei viaggiatori italiani, anticipato solo da “fare chiamate in vivavoce” (58%), “ascoltare musica, giocare o guardare video senza auricolari” (46%) e “fare telefonate al ristorante” (38%);
  • secondo il 50% dei viaggiatori italiani, la disponibilità di reti wifi e il loro costo ha un impatto sulle decisionidi acquisto durante la scelta di volo e hotel;
  • Le attività più frequenti in mobilità sono: Email e messaggistica (60%) – Utilizzo di mappe e navigatori (56%) – Video e foto (53%) – Meteo (51%, contro una media mondiale del 38%)
  • l’81% degli italiani che viaggiano per lavoro ha usato lo smartphone per attività legate alla pianificazione di un viaggioe l’80% ha usato il tablet;
  • Più del 73% degli italiani si è connesso in roaming durante le vacanze

Lo studio rivela la grande importanza che hanno per i viaggiatori moderni i loro dispositivi mobili – smartphone, tablet, e-reader o laptop. In tutto il mondo, il 94% delle persone porta con sé almeno un dispositivo mobile quando viaggia per piacere, il 97% quando viaggia per lavoro; in Italia le percentuali sono ancora più alte e raggiungono il 97% per i viaggi di piacere e il 98% per i viaggi di lavoro. Il Mobile Index 2014 Expedia / Egencia è stato commissionato da Expedia e condotto online da Northstar, che si occupa di ricerche e consulenza in tutto il mondo. Lo studio ha preso in esame 8.856 adulti in 25 paesi.

“Viviamo in un’era in cui ci si destreggia senza problemi tra desktop, telefono, tablet e ora persino tecnologia indossabile, nel momento in cui si sogna, pianifica, prenota e infine parte per un viaggio” commenta Fabrizio Giulio, Managing Director di Expedia.it. “I viaggiatori non si limitano a cercare e prenotare viaggi in mobilità, ma commentano le esperienze che vivono, si rallegrano di ciò che stanno mangiando, oppure si lamentano, catturando ogni dettaglio del viaggio. È ormai questa la normalità quando si viaggia. Abbiamo deciso di dare un’occhiata più approfondita alle abitudini multi-device nei viaggi di piacere e in quelli di lavoro, in tutto il mondo, per capire meglio in che modo venga usata la tecnologia, in modo da permettere ai nostri clienti di organizzare il viaggio perfetto, con i migliori strumenti a loro disposizione.”

“Quando si viaggia per lavoro, i dispositivi mobili sono già una necessità: l’utilizzo in mobilità è in crescita. I dispositivi mobili e le app rendono i viaggi di lavoro più semplici e produttivi. Il nostro studio dimostra chiaramente che chi viaggia per lavoro integra le funzionalità mobili nei suoi viaggi; questa ricerca ci aiuta a sviluppare la migliore esperienza possibile, indipendentemente dal dispositivo utilizzato” commenta Rob Greyber, Presidente di Egencia.

 

Concierge, guida e compagno di viaggio – gli italiani si affidano allo smartphone

I viaggiatori si affidano al loro smartphone o ad altri dispositivi in ogni momento del loro viaggio. Il 75% dei viaggiatori italiani pensa che lo smartphone sia “molto importante o fondamentale” nella vita quotidiana. Il 71% dice lo stesso del computer portatile e il 54% dei tablet. Gli indiani sono i più dipendenti da smartphone, con il 95% che considera il dispositivo come “molto importante o fondamentale”; all’opposto i norvegesi: solo il 57% gli da questa importanza.

 

L’importanza del Galateo in Mobilità

Il Mobile Index 2014 di Expedia rivela che i viaggiatori prestano molta attenzione alla buona educazione in mobilità. Cortesia e attenzione al rumore sono particolarmente importanti, così come la privacy. “Fotografare o filmare persone a loro insaputa” è considerato un comportamento offensivo dal 36% dei viaggiatori italiani, anticipato solo da “fare chiamate in vivavoce” (58%), “ascoltare musica, giocare o guardare video senza auricolari” (46%) e “fare telefonate al ristorante” (38%).

I comportamenti tecnologici considerati offensivi dagli italiani includono:

  • Fare chiamate in vivavoce (58%)
  • Ascoltare musica, giocare o guardare video senza auricolari (46%)
  • Fare telefonate al ristorante (38%)
  • Fotografare o filmare persone a loro insaputa (36%)
  • Approfittare di video call, Facetime o Skype (25%)
  • Mandare messaggi o email durante spettacoli (21%)
  • Avvisi sonori ad alto volume (18%)
  • Fotografare il cibo durante i pasti (16%)

 

Il WiFi gratis è il servizio più importante in un hotel

Accedere a reti wifi durante i viaggi è fondamentale: secondo il 50% dei viaggiatori italiani, la disponibilità di reti wifi e il loro costo ha un impatto sulle decisioni di acquisto durante la scelta di volo e hotel. Quando viene richiesto di dare un ordine di priorità ai servizi di un hotel legati alla mobilità, chi viaggia per piacere mette al primo posto “wifi gratis”, prima dell’accesso a internet ad alta velocità, connettività con cavo in camera e business center con computer e stampanti. Chi viaggia per lavoro ritiene il wifi gratis ancora più importante: l’86% dei viaggiatori lo considera molto o piuttosto importante quando prenota un hotel per un viaggio di lavoro.

 

Email, mappe e meteo: in viaggio, l’importante è essere organizzati

Gli italiani in viaggio usano funzioni e applicazioni che li aiutano a non perdersi e ad organizzare al meglio le proprie giornate, anche se lo scambio di email e messaggi resta comunque al primo posto.

Le attività più frequenti in mobilità sono:

  • Email e messaggistica (60%)
  • Utilizzo di mappe e navigatori (56%)
  • Video e foto (53%)
  • Meteo (51%, contro una media mondiale del 38%)
  • Social media (49%)
  • Utility come sveglia e calcolatrice (36%)
  • Prenotazione e recensioni di ristoranti (19%)
  • Divertimento (18%)

Se i computer sono ancora il modo più comune per prenotare viaggi, l’81% degli italiani che viaggiano per lavoro ha usato lo smartphone per attività legate alla pianificazione di un viaggio e l’80% ha usato il tablet. Gli italiani si concentrano in particolare sulla ricerca di destinazioni (52% per chi viaggia per piacere, 44% per chi viaggia per lavoro) e sulla gestione degli itinerari (35% di chi viaggia per piacere e 37% per chi viaggia per lavoro). Altre attività comuni sono la ricerca e prenotazione degli hotel, i flight alert e la prenotazione di voli e relativo check-in. In Italia, più del 25% di chi possiede un dispositivo mobile ha prenotato un hotel utilizzando smartphone o tablet.

Perdere il passaporto è l’incubo numero uno, ma perdere il proprio smartphone è tra le cinque peggiori paure dei viaggiatori

Al primo posto tra le cause di ansia dei viaggiatori italiani c’è lo smarrimento del passaporto, citato dal 54% dei rispondenti, seguito da perdere il denaro, e infine il bagaglio. Solo il 32% ha considerato perdere il proprio compagno di viaggio come prima paura. La palma dell’indipendenza va comunque agli spagnoli: solo il 2% si preoccupa di rimanere solo. Perdere il proprio dispositivo mobile è nella lista delle cinque paure più diffuse tra chi viaggia.

“Perdere tutte le mie informazioni personali” è la maggiore fonte di ansia associata alla perdita del telefono durante il viaggio, citata dal 63% dei rispondenti italiani. Il 40% cita anche la preoccupazione relativa al costo per rimpiazzare il dispositivo, mentre il 38% si preoccuperebbe della difficoltà a chiamare

Anche all’estero, smartphone e internet sono imprescindibili

Gli italiani non possono fare a meno di internet e si connettono in mobilità anche dall’estero. Secondo il 34% degli italiani è possibile evitare di usare lo smartphone, ma solo per poche ore. Il 19% indica come “soglia di tolleranza” un giorno, e qualche coraggioso, poco più del 19%, riuscirebbe a rinunciare allo smartphone per qualche giorno. Solo il 6% riesce a rinunciare alla tentazione della connessione continua solo per qualche minuto.

Navigare in mobilità e accedere ai social network è fondamentale perché semplifica il viaggio e aiuta a non sentirsi troppo lontano da casa. In particolare, le motivazioni più diffuse per navigare in mobilità sono:

  • Trovare nuove idee e ottenere consigli durante la vacanza (indicato da quasi il 58% degli italiani)
  • Restare in contatto con gli amici a casa (quasi il 48%)
  • Essere più flessibili e cambiare i piani quando si vuole (quasi il 40%)

Tanto è il desiderio di restare connessi durante il viaggio, che ben il 42% dei viaggiatori italiani acquista un piano dati / roaming per l’estero, contro una media europea del 27% e mondiale del 35%.

Più del 73% degli italiani si è connesso in roaming durante le vacanze: per il 28% di questi, il costo medio è tra 11€ e 20€ alla settimana. Nonostante la necessità di connettersi anche durante il viaggio, più del 62% degli italiani non sa che l’Unione Europea ha fissato un tetto massimo di spesa per il roaming internazionale.

Il 18% dei viaggiatori italiani porta sempre con sé un cavo per ricaricare il dispositivo mobile nel momento stesso in cui la batteria si scarica. Il 53%, al contrario, ricarica il telefono solo in hotel, e l’11% porta con sé un battery pack.

Sul rifugio più alto d’Europa con Google Street View

Schermata 2014-12-06 alle 10.51.58

Quando Google ha progettato il Trekker di Street View, uno zaino tecnologico da 18kg che monta 15 fotocamere e lavora su piattaforma Android, voleva trovare una soluzione per la mappatura fotografica di luoghi stupendi ma difficilmente raggiungibili con le apparecchiature in uso, come l’ormai nota Street View Car. Le primi immagini ad inaugurare il lavoro del trekker su Google Maps sono state quelle riprese sui sentieri del Grand Canyon, uno scenario senza pari cui hanno fatto seguito molti altri luoghi spettacolari in tutto il mondo: dalle calli di Venezia, alle cime dei grattacieli più imponenti fino alle dune dei deserti, sempre accompagnati dal nostro Trekker.

Oggi vi raccontiamo una missione tutta italiana a meno 5 gradi: la mappatura della Capanna Regina Margherita che, dall’alto dei suoi 4.554 metri, si aggiudica il titolo di rifugio alpino più alto d’Europa.

Per poter raggiungere la vetta e permettervi di percorrere in pochi clic questo incredibile sentiero, sono occorsi 5 giorni di lavoro, un operatore di Street View esperto di escursionismo accompagnato da due guide alpine e la collaborazione del CAI – Club Alpino Italiano.

Da oggi potete rivivere direttamente su Google Maps il tragitto che porta dalla funivia di Alagna Valsesia al Rifugio Gnifetti (3.647 m) e alla Capanna Regina Margherita grazie all’impresa compiuta da Marco Masserini, giovane bergamasco con la passione per la montagna che racconta: “E’ stata un’avventura tanto emozionante quanto faticosa: ci sono volute 8 ore per raggiungere la Capanna Margherita dal Rifugio Gnifetti e 3 ore per scendere. Camminare per ore nella neve fresca fino al ginocchio con l’attrezzatura in spalla è stata una grande responsabilità ma il risultato finale è una grande soddisfazione”.

Potrete ammirare di persona le distese di neve che hanno accompagnato la cordata Street View fino alla vetta e osservare l’interno del rifugio che nel 1893 accolse la Regina Margherita in persona, assieme ad un discreto numero di accompagnatori.

Per tutti gli amanti dell’alta quota, su Street View Google ha mappato anche alcune delle vette più alte al mondo, tra cui l’Aconcagua, il Kilimangiaro, il Monte Elbrus e l’Everest Base Camp. Ora non vi resta che scegliere da quale vetta partire per la vostra esplorazione!

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News