7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia 20/11

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

 


Mobile Finance: è boom di SMS

Ubiquity, azienda che opera nel mercato dei new media nella progettazione e realizzazione di strategie digitali multicanale, ha pubblicato il Rapporto sui servizi Sms di “mobile finance” in Italia relativo al periodo Gennaio-Settembre 2011. Il Rapporto si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica Sms offerti dalle 17 più importanti banche Italiane, un punto di osservazione privilegiato per tracciare statisticamente i trend in atto nell’adozione dei servizi mobile legati a conti correnti, carte di pagamento e non solo, da parte della popolazione italiana.  Secondo il rapporto, da Gennaio a Settembre 2011, il volume di Sms inviati dal campione di banche Italiane monitorato, sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium “etici”), è stato pari a circa 184 milioni di Sms, in crescita di oltre il 41% rispetto allo stesso periodo del 2010. Tale volume di Sms è già superiore a quello raggiunto nel corso dell’intero 2010 e si prevede di raggiungere entro la fine del 2011 un volume di circa 255 milioni di Sms. In questo anno caratterizzato da una così significativa adozione della tecnologia Sms da parte dei correntisti italiani, registriamo però un dato negativo nel mese di Settembre da imputare alla congiuntura che il nostro paese sta attraversando. I volumi di alert Sms relativi alle carte di pagamento (credito, debito, prepagate) registrano nel mese di Settembre un calo del 3,19% rispetto ai primi mesi estivi, evidenziando un rallentamento dei consumi delle famiglie italiane. Tale tendenza, è stata recentemente confermata dai dati pubblicati da Confcommercio che ha registrato una contrazione dello 0,1% dell’Indicatore dei Consumi (ICC) di Settembre rispetto ad Agosto.

Relativamente ai servizi, nel periodo Gennaio-Settembre 2011, si consolidano le quattro principali tendenze registrate da inizio anno:

1. la netta predominanza dei servizi Sms legati a carte di pagamento, che rappresentano il 70% dei volumi generati;

2. il trend positivo relativo alle notifiche di conto corrente che hanno raggiunto un peso del 19% con una crescita del 54%;

3. la crescita di importanza dei servizi di trading (+74%) e sicurezza negli accessi a conto corrente online (+73%), nei volumi e nella percezione strategica delle banche

4. un utilizzo ormai significativo degli Sms da parte delle banche per obiettivi di marketing dovuto alla consolidata consapevolezza delle potenzialità del canale e alla sua efficacia.

Nel rapporto si delineano anche alcuni trend evolutivi per il canale Mobile nel Finance:

a. I servizi Sms sono sempre più destinati ad integrarsi in una esperienza mobile più complessiva che sia in grado di soddisfare i bisogni dei correntisti. Questo sarà possibile grazie alla complementarietà delle caratteristiche di ogni tecnologia mobile.

b. I servizi Sms continueranno a fornire informazioni e alert in tempo reale su eventi relativi a conto e carte grazie alla loro efficacia nella modalità di erogazione push.

c. Le mobile application evolveranno secondo due direttrici: miglioramento della “user experience” e incremento delle funzionalità. Accanto ai tradizionali servizi informativi e dispositivi, verranno introdotte funzioni di mobile remote e proximity payment (man mano che la diffusione di tecnologie abilitanti quali NFC sui device e POS contactless diventerà significativa), di personal financial management, wishlist con funzioni social, digitalizzazione di assegni, ecc.

d. Un ruolo fondamentale nello sviluppo del canale sarà però giocato dall’evoluzione della normativa bancaria in ambito payment e digitalizzazione.

Torna il concorso “128 battute” di Feltrinelli

L’Italia unita compie un secolo e mezzo: per le nazioni questa è l’età in cui si diventa maggiorenni. Le preoccupazioni e le raccomandazioni dei Padri fondatori non sono più sufficienti per interpretare il presente e guardare al futuro. Anche quando i problemi sono rimasti gli stessi, non si può più invocare il loro aiuto per prendere le decisioni necessarie. Visto che non siamo morti, l’Italia si è fatta – ed è diventata adulta. Qualcosa, poco o moltissimo, deve cambiare per far uscire gli italiani dall’infanzia della storia. Per tutto il Mediterraneo il 2011 è stato un anno di svolta. Con la Primavera Araba milioni di giovani hanno rivendicato il loro diritto di rifiutare la patria potestà dei tiranni e di decidere in prima persona il loro destino. Twitter ha diffuso la cronaca spontanea della loro aspirazione alla libertà e all’autodeterminazione. Anche sulla sponda italiana del Mediterraneo qualunque svolta epocale non può che sorgere sui nuovi media sociali, e di qui divulgarsi, prendere coscienza, coinvolgere tutti nel dibattito globale. Il cambiamento deve avvenire incorporandosi nelle tecnologie più avanzate della contemporaneità. laFeltrinelli.it intende avviare questo processo rimanendo fedele alla sua vocazione per l’innovazione tecnologica e culturale: per questa ragione invita tutti a partecipare all’iniziativa 128 battute per cambiare l’Italia!

I partecipanti sono invitati a descrivere il modo in cui può – e deve – cambiare l’Italia, seguendo queste modalità:

  • la proposta di cambiamento non deve essere più lunga di 128 battute (spazi compresi):
  • strumento principe sarà Twitter per mandare le 128 battute per cambiare l’Italia: basta diventare follower di http://twitter.com/128battute e menzionare @128battute per inviarle;
  • si può anche partecipare via mail scrivendo a [email protected] (sempre non inviando più di 128 battute spazi compresi).

La raccolta delle proposte è già partita e proseguirà fino a Lunedì 16 Gennaio 2012. Tutte le 128 battute arrivate verranno pubblicate settimanalmente sul sito www.128battute.com e le più significative verranno ripostate sull’account http://twitter.com/128battute. Dopo la conclusione dell’iniziativa, laFeltrinelli omaggerà tutti i partecipanti all’iniziativa di un buono sconto del 15% senza limiti di spesa valido su tutti gli eBook in formato ePub presenti sul sito www.lafeltrinelli.it. Tutti i testi inviati saranno esaminati da una giuria selezionata da laFeltrinelli, incaricata di eleggere i 128 più significativi, capaci di proporre e interpretare il bisogno di cambiamento necessario. Questi saranno raccolti in un volume in formato eBook, che verrà distribuito gratuitamente sul sito www.lafeltrinelli.it.

Una recente ricerca condotta da Kroll Ontrack mostra una relazione inversa tra la percezione del rischio di perdita dei dati e la realtà

Sei aziende su 10 hanno subito, almeno una volta, la perdita di dati dal proprio sistema Oracle e il 18% degli intervistati l’ha sperimentata per più di 5 volte negli ultimi due anni. Questi sono i dati principali emersi dalla recente ricerca Oracle OpenWorld condotta da Kroll Ontrack, azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics. Questa ricerca ha raccolto le opinioni di 733 professionisti IT sulla frequenza della perdita di dati da sistemi Oracle e sulle procedure per porvi rimedio. La perdita di dati può avvenire in qualsiasi realtà aziendale a causa della corruzione delle informazioni, dell’errore umano o di un problema hardware o software. Tuttavia, il 79% delle organizzazioni ha dichiarato che in relazione alla possibilità di non essere in grado di recuperare i dati da un database Oracle perso il “rischio è nullo o remoto” e questa percezione, inevitabilmente, aumenta la tendenza a trascurare il rischio di perdere i dati da un database Oracle, da un log o da un backup corrotti; da Oracle ASM danneggiati; da cancellazioni accidentale dei database; da corruzione del file system e guasti al sistema RAID o ad altri dispositivi di storage. Inoltre, il 58% delle organizzazioni intervistate dichiara di dover impiegare più di un giorno lavorativo per poter recuperare i propri dati persi. “Dai database contenenti informazioni critiche sui clienti fino ad arrivare agli ambienti virtualizzati, le soluzioni Oracle memorizzano dati aziendali di grande valore per il business”, dichiara Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack Italia. “Considerando la loro diffusione tra le aziende più grandi al mondo, è fondamentale che il downtime sia ridotto minimo. Kroll Ontrack utilizza avanzate tecniche proprietarie e strumenti di recupero specifici per gli ambienti Oracle, progettati per recuperare i dati sia da piattaforme virtuali che da sistemi fisici”. Il nostro impegno nell’affrontare con successo qualsiasi tipo di scenario che riguarda la perdita di dati, causata prevalentemente da errore umano, è evidente nella continua attività di ricerca e sviluppo che portiamo avanti sulla tecnologia Oracle” continua Paolo Salin. “Come risultato, Kroll Ontrack ha recentemente affrontato con successo situazioni complesse di perdita dati da ambienti Oracle, compresi ambienti basati su SAN e su tutti i tipi di sistemi RAID, dati contenuti all’interno di database corrotti e il recupero dati da remoto da un server virtuale contenente un database Oracle”.

Arriva il monitor Philips PowerSensor 241P4QPYES/00

La famiglia dei monitor Philips si arricchisce di un nuovo prodotto, il Philips PowerSensor 241P4QPYES/00 con tecnologia LED AMVA. Il nuovo monitor, rivolto principalmente alle aziende, è dotato della tecnologia AMVA (Advanced Multi-Domain Vertical Alignment) che aumenta le prestazioni (in termini di visualizzazione) proprie degli schermi a retroilluminazione LED e offre un rapporto di contrasto statico molto elevato per immagini ancora più nitide e brillanti, assicurando che il lavoro davanti allo schermo non affatichi gli occhi di chi lo utilizza. Tra le altre caratteristiche, il Philips PowerSensor 241P4QPYES/00 è dotato della tecnologia SmartErgoBase grazie alla quale la base del monitor consente al display di raggiungere quasi il livello della scrivania su cui è poggiato, per un comfort maggiore dell’utilizzatore. Inoltre, il nuovo display possiede la tecnologia proprietaria di Philips, PowerSensor, che permette un risparmio energetico fino all’80% e prolunga la vita del monitor e ha ottenuto la certificazione “TCO edge”, che viene assegnata ai prodotti che superano gli standard richiesti per avere l’etichettatura ecologica (quelli obbligatori ad esempio, che chiedono ai prodotti di utilizzare almeno il 65% di materiali plastici riciclati e il livello minimo di materiali nocivi).

Il prodotto è progettato per i professionisti che trascorrono molte ore ogni giorno davanti allo schermo e hanno bisogno di display che li aiutino a essere più produttivi possibile. La tecnologia AMVA (Advanced Multi-Domain Vertical Alignment) aumenta le già elevate prestazioni (in termini di visualizzazione) proprie degli schermi a retroilluminazione LED e offre un rapporto di contrasto statico molto elevato per immagini ancora più nitide e brillanti, assicurando che il lavoro davanti allo schermo non affatichi gli occhi. La sua tecnologia di gestione ottimizzata dei pixel offre un angolo di visione estremamente ampio di 178/178 gradi, per immagini nitide anche in modalità di rotazione a 90 gradi. Talvolta la velocità di trasferimento dei dati rappresenta, per molti monitor, un classico “collo di bottiglia”. Le caratteristiche del display Philips PowerSensor AMVA LED, come il Philips DisplayPort, una connessione digitale tra Pc e monitor, consentono un veloce trasferimento dati. Con capacità superiori rispetto allo standard DVI, supporta cavi di lunghezza fino a 15m e offre una velocità di trasferimento dei dati di 10.8 Gbps/sec e nessuna latenza dell’ immagine. tutto ciò rende il monitor adatto non solo all’utilizzo professionale ma anche per il gaming e per la visione di filmati. La sua base, SmartErgoBase di Philips, consente al display di raggiungere quasi il livello della scrivania per un angolo di visione confortevole. L’altezza ridotta con la cornice quasi al livello del tavolo è ideale soprattutto per chi indossa occhiali con lenti progressive. Inoltre, il monitor consente all’utente di adeguare l’angolo di visione in base alla propria altezza. Inoltre, la base del monitor permettere una gestione dei cavi che ne impedsce l’aggrovigliamento, mantenendo uno spazio di lavoro in ordine e valorizzando il design del prodotto. Grazie a un hub USB, gli utenti possono collegare dispositivi plug-and-play come webcam, dischi portatili, un PDA o una stampante. Questo consente di avere la velocità necessaria di cui gli utenti professionali hanno bisogno. La tecnologia Philips Power Sensor nel nuovo display LED AMVA permette un risparmio energetico fino all’80% e prolunga la vita del monitor. PowerSensor è una tecnologia che riconosce la presenza dell’utente davanti al display grazie a segnali infrarossi e riduce automaticamente la luminosità del monitor quando l’utente si allontana dalla scrivania, ad esempio per una riunione. Per risparmiare ancora più energia rispetto alla modalità PowerSensor o alla modalità standby normale – per scendere fino allo zero se ce n’è bisogno – gli utenti possono semplicemente premere l’interruttore Zero Power Switch che si trova sul retro del display per scollegare l’alimentazione CA a 0 Watt e ridurre quindi ulteriormente le emissioni di anidride carbonica. Complessivamente, il monitor Philips è un prodotto d’avanguardia che offre benifici agli utenti e anche al Pianeta – grazie alla certificazione “TCO edge”, che viene assegnata ai prodotti che superano gli standard richiesti per avere l’etichettatura ecologica (quelli obbligatori ad esempio, che chiedono ai prodotti di utilizzare almeno il 65% di materiali plastici riciclati e il livello minimo di materiali nocivi). Il nuovo display Philips Power Sensor AMVA LED 241P4QPYES/00 è disponibile a partire dalla fine di novembre, al prezzo di Euro 259 (prezzo raccomandato, IVA esclusa) attraverso tutti i business partner di MMD

Per i ricercatori vi sono differenze strutturali nel cervello di chi gioca di più

Secondo un recente studio condotto dalle Università di Ghent in Belgio e di Berlino in Germania, emerge che il cervello dei videogiocatori presenta delle differenze strutturali rispetto a quello di chi, invece, non gioca mai. Esaminando le risonanze magnetiche di oltre 150 ragazzi di 14 anni che giocano spesso ai videogiochi è stata individuata una massa elevata di materia grigia in alcuni punti cruciali dei loro cervelli. “Queste ricerche dimostrano che lo striato ventrale assume un ruolo significativo nei casi di eccessiva esposizione al videogaming e contribuiscono a individuare le dipendenze comportamentali”,si legge nel testo dello studio.  I ricercatori tedeschi hanno dunque individuato il riproporsi di attività cerebrali analoghe in un alto numero di giocatori abituali, ma non riescono ancora a stabilire se le differenze strutturali al cervello sono la causa dalla prolungata esposizione ai videogiochi o se sono un frutto del cambiamento occorso al cervello dovuto alle abitudini di questi ragazzi. Henrietta Bowden-Jones della divisione di Neuroscienze dell’Imperial College di Londra sostiene che queste ricerche sono rilevanti in ambito clinico perché consentono di individuare le differenze e le analogie tra la dipendenza da videogiochi e gli altri tipi di dipendenze, dando ai tecnici ulteriori spunti di analisi per studiare le opzioni di trattamento a lungo termine. “Il prossimo fondamentale passo sarà quello di capire se le differenze nei volumi sono una causa o una conseguenza dei comportamenti eccessivi“, dice la scienziata. “Si tratta di una questione centrale per capire il sistema motivazionale del cervello e studiare il percorso della dopamina“, aggiunge Luke Clark del Dipartimento di Psicologia Sperimentale dell’Università di Cambridge. “Per dare un senso a questi studi dobbiamo minitorare l’attività del cervello nel lungo periodo”.

[via]

Cat Mask, la maschera che segue i movimenti facciali senza contatto

Dalla Tokyo University arriva una maschera che, senza un’interfaccia di contatto, è in grado di misurare il movimento dei muscoli facciali per riprodurli poi fedelmente. Ecco cosa dicono i ricercatori: “Pensiamo che l’input del viso, con la faccia come controller, e l’output di istruzioni per affrontare un personaggio siano tutte le caratteristiche necessarie. I costumi degli animali attuali non sono interattivi. Quindi, se un semplice sistema come il nostro è in grado di far interagire che indossa la maschera con la maschera stessa, l’attore in costume e l’animale stesso potrebbero sincronizzare le loro espressioni, rendendo la prestazione più impressionante. Attualmente, è possibile muovere solo gli occhi e la bocca. Ma ci piacerebbe migliorare il sistema, vogliamo fare in modo che le orecchie e le sopracciglia possano muoversi e che le parti possano essere aggiunte facilmente. Questo potrebbe consentirci di fare una versione più pratica.”

[via]

Banditi gli sanner ai raggi X dagli aeroporti europei

L’Europa ha ufficialmente messo al bando i body scanner dagli aeroporti, e il motivo è chiaro: i raggi X possono causare problemi per la salute dei cittadini, dato che questo tipo di radiazioni può aumentare il rischio di cancro soprattutto in chi viaggia spesso in aereo ed è quindi sottoposto più volte a questo genere di controlli. Gli Stati saranno liberi di scegliere il tipo di dispositivo da utilizzare per i controlli, purché le immagini dei cittadini non vengano salvate e conservate oltre il tempo necessario per effettuare i controlli. “Al fine di non sottoporre a rischi la salute dei cittadini – si legge sul sito dell’UE – vengono aggiunti alla lista dei metodi ammessi negli aeroporti dell’Unione Europea per lo screening dei passeggeri solo quegli scanner di sicurezza che non utilizzano i raggi X. Tutte le altre tecnologie come quelle usate per i cellulari e altre possono essere usate ammesso che rispondano agli standard di sicurezza stabiliti dall’Unione Europea“.

[via]

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News