Un nuovo studio dimostra che le radiazioni cellulari non sono pericolose per l’uomo

Un nuovo studio governativo condotto negli Stati Uniti afferma che le radiazioni cellulari non hanno alcun impatto negativo sulla salute degli esseri umani.

Lo studio è stato condotto dall’FDA (ente governativo e indipendente che si occupa della certificazione dei prodotti medicali) su un certo numero di topi che hanno mostrato un piccolo aumento di una sorta di tumore al cuore, dopo essere stati sottoposti alle radiazioni cellulari. I ricercatori fanno però sapere che le quantità di radiazioni a cui sono stati sottoposti i topi sono talmente alte da non poter essere equiparate nemmeno a quelle persone che utilizzano massicciamente il telefono cellulare giorno dopo giorno.

Da questo studio (ripetiamo, da QUESTO studio…) emerge che le radiazioni cellulari non provocano il cancro. I ricercatori fanno sapere che i telefoni cellulari, ovviamente, emettono radiazioni, ma si tratta di radiazioni a radiofrequenza che non hanno impatto sulla salute umana. Queste radiazioni sono molto diverse, ad esempio, di quelle ionizzanti emesse durante una radiografia. Le radiazioni ionizzanti possono causare danni al DNA e possono portare al cancro, mentre le radiazioni a radiofrequenza non funzionano in questo modo e non portano rischi per la salute.

Gli stessi topi di laboratorio, sottoposti a radiazioni talmente alte da non poter essere equiparate a quelle reali, non hanno mostrato evidenti problemi di salute se non, in rari casi, un piccolo aumento di una sorta di tumore al cuore, ma solo su pochi soggetti. Un secondo studio, con radiazioni più basse, ha poi dimostrato che nessun topo ha avuto evidenti problemi di salute. Secondo i ricercatori, questi casi di aumento del cancro sono comunque ricollegabili alla normale casistica e non sono collegabili direttamente alle radiazioni cellulari.

L’intero corpo dei roditori è  sono stato sottoposto alle frequenze 2G e 3G (non 4G) per più di nove ore al giorno e per due anni di seguito. Per un topo, due anni equivalgono a circa 70 anni per un essere umano.

L’FDA che ha commissionato lo studio negli Stati Uniti dichiara che “Questo studio conferma che le radiazioni non hanno un impatto sulla salute degli esseri umani. Tra l’altro, anche un uso frequente del cellulare in un soggetto adulto non è mai stato collegato ad un aumento di rischi per tumori come quello al cervello”. 

Commentando questa ricerca, anche altri studiosi confermano che ad oggi tutte le prove di una correlazione tra uso del cellulare e tumori sono “molto deboli“.

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