Tom Gruber di Apple parla di Siri e intelligenza artificiale

Su YouTube è disponibile l’intervento completo tenuto dall’esperto in IA di Apple e co-fondatore di Siri Tom Gruber, tenutosi durante l’ultima TED Talk Conference.

Secondo Gruber, l’assistenza digitale e l’IA sempre più “umana” possono essere utilizzati per aiutare le persone a diventare più intelligenti. L’intervento è stato registrato all’ultima Ted Talk Conference di Vancouver che si è tenuta all’inizio dell’anno, ma fino ad oggi erano disponibili solo dei piccoli frammenti delle dichiarazioni di Gruber.

Nei suoi 10 minuti di conferenza, l’esperto in IA di Apple ha ribadito più volte che lo scopo dell’intelligenza artificiale è quello di potenziare gli esseri umani con i vantaggi derivanti dall’aiuto di assistenti digitali: “Se le macchine diventano più intelligenti, anche noi lo saremo. Chiamiamo questo aspetto ‘IA umanistica”, una intelligenza artificiale progettata per soddisfare le esigenze umane tramite collaborazione e continui miglioramenti. Siri è stato progettato come un IA umanistico, pensato per migliorare la vita delle persone con un’interfaccia conversazionale che permette di utilizzare l’informatica mobile, indipendentemente dalle loro abilità o da chi erano prima di utilizzare per la prima volta l’assistente virtuale“.

Gruber ha fatto anche degli esempi, come quello di Daniel, un uomo cieco e quadriplegico che si affida a Siri per gestire le chiamate, inviare o farsi leggere messaggi di testo ed e-mail, ed effettuare altre operazioni: “Ecco il modo in cui il rapporto tra uomo e IA aiuta ad avere relazioni con altri esseri umani. Questa è la IA umanistica”. Gruber spiega poi come l’IA sta aiutando i patologi a diagnosticare il cancro, grazie ad un apposito classificatore che riesce ad analizzare in modo dettagliato le immagini delle cellule con un’accuratezza pari al 99,5% e un margine di errore minore dell’85% rispetto ai controlli umani: “La lezione in questo caso non è capire chi è più bravo ad effettuare un’operazione o a classificare le immagini. Le cose stanno cambiando ogni giorno. Qui la lezione è che, combinando le abilità dell’uomo e quelle della macchina, si crea una partnership che porta a prestazioni super-umane”. 

Gruber parla poi di come la memoria possa essere migliorata con la IA. Cosa succederebbe se avessimo una memoria altrettanto buona come quella di un computer? Oltre a ricordare i nomi e i dettagli di tutte le nostre interazioni con le altre persone, Gruber suggerisce al pubblico di immaginare come la gestione di allergie e malattie croniche potrebbe essere rivoluzionata se ricordassimo le conseguenze di tutti i prodotti alimentari e dei medicinali consumati, insieme alle conseguenze relative alle varie attività legate alla salute: “Credo che l’IA valorizzi la memoria personale. E in futuro sarà inevitabile utilizzarla per migliorare anche la nostra memoria. L’aiuto della macchina potrebbe essere applicato ai dati acquisiti nella vita di una persona, così da renderli sempre disponibili in qualsiasi momento”. 

Per Gruber, oggi il mondo è al centro di una rinascita dell’intelligenza artificiale e all’uomo non resta che scegliere come sfruttarla per migliorare la propria vita: “Possiamo scegliere di utilizzare l’IA per automatizzare e competere con noi, oppure possiamo usarla per aumentare la nostra intelligenza e collaborare con noi per superare le nostre limitazioni cognitive, ed aiutarci così a fare quello che vogliamo, ma meglio”. 

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