Phil Schiller parla di iPhone, dei 10 anni di storia e di assistenti virtuali

Steven Levy ha pubblicato una recente intervista al dirigente Apple Phil Schiller, tutta incentrata sui dieci anni dell’iPhone. L’articolo include anche alcuni aneddoti curiosi risalenti al 2007 e legati a Steve Jobs, in occasione del lancio del primo iPhone.

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Iniziando a parlare di iPhone e delle innovazioni che hanno portato alla creazione di Siri, Schiller afferma che il miglior assistente virtuale è quello che è sempre con te, bocciando di fatto Amazon Echo e relativo assistente virtuale Alexa.

Sul primo iPhone, Schiller ammette che non si aspettava questo successo: “Sapevo che era un grande dispositivo, ma non avrei mai immaginato il successo che poi ha ottenuto. Ad oggi, è il dispositivo di maggior successo nell’elettronica di consumo, con oltre un miliardo di unità vendute in tutto il mondo!“.

Il dirigente racconta qualche aneddoto legato ai primi anni di iPhone, come le lunghe discussioni interne sull’apertura dell’App Store. In azienda c’erano due correnti di pensiero diverse, e lo stesso Steve Jobs era restio ad aprire il suo sistema operativo mobile a sviluppatori terzi. Alla fine, fortunatamente, Apple decise di aprire l’App Store, dando di fatto un’accelerata importante al successo dell’iPhone: “Oggi possiamo dire che lo store è stato un pezzo fondamentale del puzzle. Ma ricordiamo che nel 2017, da solo e senza app terze, l’iPhone era già un prodotto innovativo e dal grande successo di vendite”. 

Dopo il primo iPhone, Schiller afferma che Apple ha sempre lavorato per offrire aggiornamenti hardware e software di alto livello: “Gli aggiornamenti degli ultimi iPhone sono significativi, ma le aspettative degli utenti sono cambiate. Le persone si aspettano rivoluzioni ogni anno, e spesso non riescono a percepire da subito l’importanza dei cambiamenti che ogni iPhone e ogni versione di iOS portano. Se guardiamo il passaggio dal primo iPhone all’iPhone 3G, notiamo tantissime differenze, come tra l’altro tra iPhone 3GS e iPhone 4. Sono poi cambiate le dimensioni dello schermo, le fotocamere, il tasto Home e tantissime altre caratteristiche che oggi sono integrate nell’iPhone 7. Non è un caso se, ancora oggi, l’iPhone guida il settore degli smartphone di fascia alta, visto che continua ad offrire qualità, integrazione e facilità di utilizzo. La concorrenza è agguerrita, è vero, ma questo ci spinge a fare sempre di meglio.”.

Shiller spera che tra 50 anni la gente guarderà indietro nel tempo e dirà “wow, allora non si resero conto di quanto stava per accadere, ma quel dispositivo ha cambiato il futuro tecnologico mobile e non solo. Sono sicuro che gli smartphone saranno i protagonisti dei prossimi decenni, con forme e funzioni sempre diverse e innovative. Basti pensare alle potenzialità di Siri. L’iPhone sarà protagonista anche tra 50 anni…”. 

Infine, Schiller non pensa che Apple realizzerà mai un iPhone ‘voice-only’, visto che l’interazione con il display rimarrà una parte fondamentale anche nei prossimi anni.

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