Dietro le quinte della “human curation” di Apple Music

Buzzfeed è andato alla scoperta del servizio di “human curation” di Apple Music, uno degli elementi che contraddistingue il servizio streaming di Apple rispetto alla concorrenza.

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Come funzionano le “raccomandazioni umane” in Apple Music? E quante persone ci sono dietro? Queste sono solo alcune delle domande a cui Buzzfeed ha provato a rispondere, andando ad esplorare il dietro le quinte di uno dei servizi più innovativi offerti da Apple Music.

In primis, la human curation di Apple Music ha già consigliato agli utenti un numero di brani tre volte superiore rispetto a quanto offerto dall’algoritmo automatizzato di Spotify. Le persone a gestire questo servizio Apple sono una dozzina. Tra l’altro, Apple Music è l’unico servizio streaming ad offrire consigli su artisti sconosciuti che potrebbero piacere all’utente, in base alle sue preferenze musicali e di ascolto. Queste playlist personalizzate rappresentano il 20% di tutti i brani riprodotti dagli utenti di Apple Music, con un trend che è destinato ad aumentare nei prossimi mesi.

Anzi, secondo gli esperti tra qualche anno gran parte dei brani ascoltati in streaming proverranno proprio dalle playlist “consigliate” da esperti del settore o da sistemi “umanizzati” come quello realizzato da Apple. Il team che si occupa della human curation è formato solo da una dozzina di persone, anche se Apple a volte assume diversi liberi professionisti per la creazione di playlist personalizzate.

Il team editoriale di Apple Music è guidato da Scott Plagenhoef, ex-redattore capo della Pitchfork, una vera e propria “bibbia” della musica indie. I vari curatori sono invitati a selezionare artisti e brani preferiti per posizionarli in alto nei consigli offerti da Apple Music, partendo dalle informazioni raccolte automaticamente dall’algoritmo del sistema. Un mix perfetto di consigli “reali” e automatizzazione. Il tutto è finalizzato anche a consigliare artisti e brani sconosciuti, visto che tantissimi utenti stanno scegliendo sempre di più questa strada per trovare nuova musica da ascoltare. Scott Plagenhoef dice sempre che con questo sistema il team non proietta le proprie preferenze musicali sugli utenti, ma cerca di fare da vera e propria guida lungo un catalogo formato da milioni di brani. Il team si aggiorna costantemente sui blog musicali, ascolta nuova musica e rimane in contatto con i manager e le etichette musicali con lo scopo di trovare artisti degni di entrare a far parte di questi consigli.

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