Nintendo sta seriamente pensando di ristrutturare il suo modello di business, dopo che per il terzo anno consecutivo le console portatili dell’azienda hanno fatto registrare una perdita operativa. L’idea è quella di un ingresso nel mercato delle applicazioni iOS.
Il presidente di Nintendo Satoru Iwata ha parlato di vendite non in linea con le previsioni per la console Wii U, tanto che per la prima volta in 12 anni l’azienda ha registrato un calo negli Stati Uniti. La speranza era che le vacanze natalizie facessero salire le vendite della console e dei relativi giochi, ma così non è stato: la perdita è stata di circa 240 milioni di dollari, proprio per le vendite basse della Wii U. E per Natale, l’azienda prevedeva circa 9 milioni di unità vendute, ma in realtà si è arrivati solo a 2.8 milioni, ma anche per i giochi non si scherza: a fronte di una previsione di 38 milioni di videogame per Wii U venduti, si è arrivati solo a 9 milioni.
I motivi sono tanti: il ritardo nello sviluppo di alcuni giochi, la crescita degli smartphone e dei tablet, la concorrenza delle nuove console da tavolo Xbox One e Playstation 4.
“Stiamo pensando ad una nuova strutture di business” ha detto Iwata in una conferenza stampa tenutasi ieri ad Osaka, in Giappone “Data l’espansione di smartphone e tablet, Nintendo sta studiando come tali dispositivi possano essere utilizzati per far crescere il nostro business dei giochi. Ma non è così semplice permettere a Mario di passare su uno smartphone…”
Molti analisti ritengono che un passaggio così epocale, con il rilascio di giochi Nintendo su App Store e Google Play, potrebbe davvero risollevare le sorti di Nintendo, con guadagni tali da poter poi investire in nuovi prodotti. Il vero problema, più che strutturale, è di “filosofia”: mai l’azienda nipponica ha infatti pubblicato i suoi titoli più rappresentativi (Zelda, Mario…) su altre piattaforme.