Scontare le app? Un affare anche per lo sviluppatore

Abbassare i prezzi delle app è ormai la norma per gran parte degli sviluppatori, pronti a tagliare il prezzo per un tempo limitato al fine di aumentare i download e le entrate. Altri sviluppatori hanno invece deciso di rendere completamente gratuita un’app che magari, prima, era a pagamento, cercando di ricevere introiti tramite gli acquisti in-app. Un esempio su tutti è l’app Penultimate di Evernote, ora disponibile in versione gratuita con in-app purchase. Un’indagine pubblicata ieri, dà ragione a questi sviluppatori e dimostra come le variazioni dei prezzi sulle app possono aumentare i download e il fatturato per lo sviluppatore.

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Lo studio è stato condotto dalla Distimo e dimostra come lo sconto su un’app aumenta i ricavi del 159% in soli sette giorni. Per questo, mettere in offerta un’app è un efficace strumento di marketing in grado di aumentare le entrate nel breve periodo. Tutto ciò avviene non solo per l’offerta in quanto tale, ma anche per il fatto che molte app che vengono scontate sono poi segnalate da blog e da applicazioni che monitorano i prezzi su App Store e notificano tutti i cambiamenti agli utenti iPhone e iPad.

L’indagine ha rilevato che almeno 850 app per iPhone e 930 per iPad hanno cambiato il loro prezzo minimo una volta al mese, e questo solo a dicembre 2012. Inoltre, si evince che il calo di prezzi è più alto per le app iPhone rispetto a quelle per iPad. Chi sceglie di optare per l’app gratuita, facendo pagare solo elementi aggiuntivi, avrà maggiori ricavi ma solo nel lungo periodo.

L’effetto sul download delle app in offerta termina quando il prezzo aumenta nuovamente. In media, gli sconti vanno da 1 a 2 dollari. Per le app iPhone, un cambio di prezzo porta ad un aumento delle entrate pari all’1,2% nei primi cinque giorni. Per le app iPad l’aumento è dello 0,7%.

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