Cosa controllare prima di acquistare un Mac usato

Acquistare un Mac usato può essere, in molteplici occasioni, la scelta migliore per avere a disposizione un computer performante a prezzi decisamente inferiori rispetto al listino. Che sia per lavoro o per svago, il risparmio non fa mai male però ci sono delle cose a cui prestare attenzione per evitare problemi e per non spendere del denaro inutilmente.

mac usato

Il mercato dei Mac usati è sempre pieno di prodotti e proposte. Ogni anno troviamo Mac sempre più recenti in vendita sui più importanti portali dell’usato e, data l’estrema longevità di queste macchine, l’occasione di acquistare un prodotto da usare per anni e anni risulta molto ghiotta. Spesso però questi modelli usati presentano problemi più o meno gravi, magari dovuti all’imperizia del precedente proprietario. Ma non solo: non sono infrequenti i casi di truffe e di inganno da parte dei venditori verso gli utenti che vogliono acquistarli. Ecco quindi tutti i punti chiave a cui fare attenzione.

Fattura o scontrino: il primo passo per accertarci che il Mac usato non sia rubato

Richiedere al venditore la fattura di vendita o lo scontrino potrebbe già sollevarvi da un grande problema: quello di acquistare un Mac di dubbia provenienza. Il documento di vendita vi renderà pienamente consapevoli del prodotto che state acquistando, compresa la data d’acquisto, l’eventuale garanzia residua e la reale provenienza lecita del prodotto.

Blocco di iCloud e password del firmware per non rimanere fermi all’accensione

La condizione ideale sarebbe quella di acquistare un Mac che è stato totalmente ripristinato dal precedente proprietario, nonché sbloccato dal “lock” di iCloud e quindi pienamente accessibile da parte del nuovo proprietario.

Infatti se il computer che volete acquistare vi dovesse presentare la schermata di blocco iCloud e il venditore non dovesse sbloccarla immediatamente e, chiaramente disabilitarla definitivamente, il consiglio è di cercare un altro modello per evitare di non potervi mai accedere. Infatti il blocco è esattamente lo stesso che vediamo con “Trova il mio iPhone”, recentemente rinominato in “Dov’è“. Basta disabilitarlo per poter lasciare al Mac la possibilità di associarsi ad un nuovo account iCloud. Sarebbe consigliata anche la rimozione del Mac dal pannello dei dispositivi associati all’account del precedente proprietario.

Per quanto riguarda la password del firmware c’è da fare ancora più attenzione. Se dovesse capitarvi all’accensione (sempre prima dell’acquisto) di notare la richiesta della password del firmware, accertatevi che il venditore la conosca e ve la fornisca per poter riavviare il Mac in modalità di recupero e resettarla o disabilitarla. In alternativa potrete farlo anche recandovi in assistenza ma in questo caso è d’obbligo avere la prova d’acquisto, quindi sia la fattura originale sia – consigliabile – un documento di vendita tra voi e il venditore, anche scritto a mano purché con firma e dati identificativi che accertino il vostro acquisto.

MDM: il management dei dispositivi non dovrebbe esserci in fase di vendita

Il mercato dell’usato, a volte, offre a prezzi scontati diversi Mac che sono stati gestiti da aziende o scuole e che quindi hanno un supervisore che, in remoto, può contrassegnarli come persi, inibendone tutte le capacità. Per poter acquistare con tranquillità il computer è necessario chiedere al venditore di disabilitare il profilo di configurazione MDM dalla macchina; una procedura facile una volta eseguito il login direttamente dalle impostazioni del Mac. Se il venditore dovesse non saperlo fare o non volerlo fare, meglio scegliere un altro Mac.

Ispezione fisica: ci sono segni evidenti sul Mac usato?

Si passa poi alle condizioni estetiche e funzionali del prodotto, analizzando con attenzione la scocca e il monitor (in caso di Mac mini solo la scocca) ed eventualmente gli accessori come Magic Mouse, Magic Trackpad e Magic Keyboard. È quindi il caso di studiare attentamente ogni angolo della macchina per scoprire eventuali urti, cadute o graffi e magari chiedere delucidazioni in merito.

Fate anche attenzione alle porte e agli slot di connessione, magari quelli delle schede SD o per i Mac più datati il SuperDrive per i dischi ottici. Un controllo funzionale sarebbe l’ideale, per capire se tutte le porte funzionano correttamente. Armatevi di una chiavetta USB, un HUB USB-C ed eventualmente una scheda SD ed un DVD per provare tutte le porte. Se doveste riuscire a provare anche le porte HDMI o Display Port sarete ancora più sicuri.

Se i danni sono di normale usura, non dovreste preoccuparvi. In caso contrario, se il Mac sembra essere stato usato molto male e presenta danni rilevanti, il consiglio è di cambiare venditore.

La diagnostica per scoprire problemi di hardware

Si può poi proseguire con un test dell’hardware. Tempo fa chiamato Apple Hardware Test, ora Apple Diagnostic è lo strumento più utile per scoprire se ci sono problemi sul Mac. Si può attivare all’accensione del computer tenendo premuto il tasto D. L’unico errore, corretto, che potreste vedere è quello sull’alimentazione se si usa la batteria del Mac per un test magari in un parcheggio o in un luogo pubblico sprovvisto di prese di corrente.

Il controllo della batteria (solo per i portatili) per stare sicuri

Ancora, è fondamentale effettuare un check della batteria dei MacBook in modo da escludere eventuali problematiche a carico della batteria che potrebbero, quindi, compromettere le funzionalità del Mac. Per un check rapido potete usare CoconutBattery, un piccolo software che si installa sul Mac e che fornisce diversi dati sullo stato della batteria. Dallo stato di salute al conteggio dei cicli di ricarica passando per eventuali errori a carico della batteria, in questo programma c’è tutto quello che dovete sapere. Il consiglio è di propendere per l’acquisto se la batteria si trova in buone condizioni e se non porta con sé numerosi cicli di ricarica. Altrimenti potete provare a negoziare sul prezzo. Un valore indicativamente limite per la maggior parte delle batterie è quello dei 1000 cicli di ricarica. Infatti, solitamente, intorno a questi numeri iniziano a vedersi i segni dell’usura della batteria.

Controllare eventuali pixel morti o usurati (solo per i Mac con i display)

Il check dei pixel è fondamentale per poter fruire del Mac senza che il display inizi a dare segni di cedimento. Una vecchia utility per Mac, non più sviluppata ma che funzionerà anche con macOS Big Sur, potrebbe aiutarvi con questo test. L’app si chiama PiXelCheck – consigliata anche da AppleInsider – e in pochi attimi potrà fornirvi un risultato preciso e affidabile sullo stato del monitor.

Controllo dell’archiviazione SSD

Anche se gli SSD sono più performanti e affidabili rispetto agli Hard Disk tradizionali, è sempre il caso di verificarne lo stato e prevenire problemi importanti causati da settori danneggiati da troppi cicli di scrittura. Per questi check si può usare l’app DriveDx che fornisce tutte le info più importanti, anche relative agli avvisi di pre-failure delle memorie SSD.

In caso di Hard Disk e di Fusion Drive, vale lo stesso tipo di considerazione e la stessa app per il testing dello stato di salute del drive.

Conclusioni: affidatevi anche al vostro buon senso quando acquistate un Mac usato

Questi test sono essenziali per potersi fidare di un Mac da acquistare ma se, nonostante tutto, doveste avere ancora dubbi, affidatevi al vostro buon senso e cercate un nuovo annuncio. Il mercato dell’usato è davvero pieno di proposte quindi ricordatevi che per ogni Mac che scartate ce ne sarà un altro potenzialmente valido che vi aspetta.

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