
Con l’avvicinarsi del nuovo anno e del classico momento dei buoni propositi, Apple pubblica una nuova serie di spot dedicati ad Apple Watch, riuniti sotto un messaggio tanto semplice quanto diretto: “Quit Quitting”.
Il concetto è chiaro fin dal primo secondo. Non si parla di record, di performance estreme o di atleti professionisti. Si parla di costanza, di quella fatica silenziosa che arriva quando l’entusiasmo iniziale svanisce e il divano sembra molto più convincente di una corsa all’aperto.
Negli spot vediamo utenti Apple Watch letteralmente scappare da ciò che rappresenta la rinuncia: il letto, la poltrona, lo sgabello di un bar. Scene rapide, ironiche, quotidiane. Sullo schermo compaiono brevi interazioni con l’app Allenamento, aggiornamenti su ritmo e segmenti, notifiche di anelli completati. Nulla di nuovo dal punto di vista tecnico, ma tutto estremamente riconoscibile per chi usa Apple Watch ogni giorno.
Ogni video si chiude con il payoff “Don’t Give In”, accompagnato in uno degli spot da una frase: la maggior parte delle persone abbandona i buoni propositi entro il 9 gennaio. Un dato che, vero o meno, racconta una verità psicologica ben nota.
Questa campagna si inserisce perfettamente nella narrazione che Apple porta avanti da anni sul fronte salute e fitness. Apple Watch non viene mai presentato come uno strumento che giudica o impone, ma come un compagno silenzioso che ricorda, incoraggia e, quando serve, insiste.
Non è un caso che Apple abbia scelto formati brevi e piattaforme come social media e YouTube Shorts. È lì che oggi passa gran parte del pubblico, ed è lì che il messaggio deve arrivare in modo rapido, quasi istintivo.