Gmail cambia le regole: potrai modificare il tuo indirizzo email principale senza conseguenze

Google sta preparando una funzione per cambiare indirizzo Gmail senza perdere email e dati. Ecco come funzionerà, limiti, rischi e quando potrebbe arrivare.

Google sembra pronta a mettere mano a una delle richieste più storiche degli utenti: cambiare l’indirizzo Gmail principale senza perdere email, file e servizi collegati.

La novità non è ancora ufficiale a livello globale, ma diversi indizi, a partire da una versione in hindi della guida ufficiale, vanno tutti nella stessa direzione. E i primi approfondimenti iniziano a delineare un quadro piuttosto chiaro.
Vediamo come dovrebbe funzionare, cosa potrai fare concretamente e quali sono i limiti da tenere a mente prima di buttare via per sempre quel vecchio “nickname” poco professionale.

Cosa sta cambiando per gli indirizzi Gmail

Oggi, se il tuo account principale termina con @gmail.com, la regola è semplice: l’indirizzo non si cambia. L’unica alternativa è creare un nuovo account, spostare manualmente mail e contatti, impostare un inoltro e sperare di non dimenticare qualche servizio per strada.

La novità emersa dalla documentazione di supporto in hindi è decisamente diversa: Google parla esplicitamente della possibilità di passare “a un nuovo indirizzo email che termina in gmail.com” mantenendo il vecchio indirizzo come alias, con tutti i dati al loro posto.

In pratica:

  • scegli un nuovo indirizzo Gmail
  • il vecchio non viene cancellato, ma diventa un alias permanente
  • potrai accedere ai servizi Google sia con il nuovo che con il vecchio indirizzo
  • email e file restano esattamente dove sono

Secondo quanto riportato da alcune testate economiche, Google conferma che l’indirizzo originario non potrà essere reclamato da altre persone: resta agganciato per sempre al tuo account, anche se decidi di non usarlo più come principale.

Come funzionerà il cambio indirizzo Gmail

Dalle informazioni raccolte finora, il meccanismo dovrebbe essere questo:

  • potrai cambiare l’indirizzo Gmail principale mantenendo invariato l’account Google
  • niente perdita di email, Google Drive, Foto, documenti, cronologia YouTube o acquisti
  • il vecchio indirizzo continuerà a ricevere email come alias, recapitate nella stessa casella
  • potrai fare login con entrambe le email

Il tutto, almeno nelle intenzioni, senza dover aprire un nuovo account, esportare e importare backup o toccare configurazioni complesse.

La funzione non risulta ancora attiva nella documentazione in inglese, che continua a parlare dell’impossibilità di modificare un indirizzo @gmail.com e suggerisce la creazione di un nuovo account.

È un altro segnale che Google sta testando e aggiornando le guide in modo graduale, partendo da mercati selezionati prima di estendere il rollout.

Alcune analisi parlano di una disponibilità concreta solo nel corso del 2026, quando la funzione dovrebbe iniziare ad arrivare su larga scala.

Limiti e vincoli

Come sempre, c’è una parte “bella” e una parte di paletti da rispettare. Le prime indicazioni puntano su una gestione piuttosto rigida dei cambi:

  • potrai cambiare l’indirizzo Gmail al massimo una volta ogni 12 mesi
  • ogni account avrà un limite totale di tre cambi nell’intero ciclo di vita
  • in pratica, un singolo account potrà avere fino a quattro indirizzi Gmail nel tempo (l’originale più tre cambi);
  • dopo il cambio, non potrai usare l’indirizzo vecchio per creare un nuovo account Google per almeno un anno
  • la funzione riguarda solo account personali @gmail.com, non account workspace aziendali, scolastici o con domini personalizzati

Ogni volta che tocchi qualcosa di così centrale come l’indirizzo email principale, il rischio di confusione è alto.

Alcuni analisti hanno già sollevato possibili criticità legate a sicurezza e phishing. Se un contatto che conosci da anni improvvisamente inizia a scriverti da un indirizzo diverso ma ufficialmente collegato al suo account, chi non è molto attento potrebbe essere più vulnerabile a tentativi di truffa ben costruiti.

Ci sono anche casi borderline più “soft”, ma fastidiosi: vecchie riunioni in calendario o thread datati potrebbero continuare a mostrare l’indirizzo originale per un certo periodo, alcuni servizi esterni potrebbero non aggiornare subito la mail associata all’account, soprattutto se usano sistemi interni rigidi, e in azienda o in team, se non comunichi bene il cambio, rischi che qualcuno continui a usare vecchie liste o rubriche esportate.

Dal punto di vista tecnico, l’idea di trasformare il vecchio indirizzo in alias permanente è probabilmente la soluzione più elegante: niente perdita di dati, niente “trasloco” traumatico, nessuna possibilità che qualcun altro prenda il tuo vecchio nome e si spacci per te.

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