
WhatsApp sta finalmente chiudendo un cerchio che era rimasto aperto da troppo tempo sul fronte sicurezza.
Finora era possibile usare le passkey per accedere all’account e autenticarsi in modo sicuro e senza dover digitare ogni volta una password. Ma c’era un punto debole: i backup. Per quelli serviva ancora una password tradizionale.
WhatsAppha iniziato a distribuire un aggiornamento che permette di proteggere anche i backup con le passkey, portando lo stesso livello di sicurezza di chat e accessi anche all’archivio dove finiscono conversazioni, foto, video, documenti e note vocali. In pratica, quello che molti fanno da anni (salvare tutto su iCloud o Google Drive per non perdere nulla quando cambiano telefono) ora potrà essere protetto in modo più ssicuro, più comodo e soprattutto meno dipendente dalla memoria dell’utente.
Un punto va chiarito: WhatsApp usa già la crittografia end-to-end per messaggi e backup. Non è questo il punto. Il problema era il metodo di sblocco del backup. Prima, per recuperarlo o ripristinarlo, serviva una password o una chiave numerica. Con tutti i rischi del caso.
Con le passkey, invece, l’accesso passa da un sistema passwordless, basato su standard aperti (FIDO, WebAuthn) e legato a biometria o PIN del dispositivo. In altre parole: per sbloccare il backup non serve più una password scritta, ma basta lo stesso metodo con cui si sblocca lo smartphone.
WhatsApp sta distribuendo la funzione in queste settimane e, come spesso accade, non arriverà a tutti nello stesso momento. Una volta ricevuto l’update, sarà possibile attivare le passkey andando nelle Impostazioni dell’app e seguendo il nuovo percorso guidato per la protezione dei backup. La funzione riguarda l’intero contenuto salvato: chat, foto, video, note vocali e media condivisi.
Su iPhone, le passkey possono appoggiarsi a Face ID o Touch ID e al portachiavi iCloud.
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