
Il prossimo iPhone 18 potrebbe alzare l’asticella della memoria RAM con un incremento fino al 50% rispetto all’attuale modello standard. L’indiscrezione, rilanciata da The Bell, indica la volontà di Apple di raggiungere una “parità di memoria” tra tutti i modelli della line-up, superando la situazione attuale in cui iPhone 17 resta fermo a 8 GB, mentre iPhone Air, iPhone 17 Pro e 17 Pro Max sono già a 12 GB.
La spinta principale è l’evoluzione dell’AI on-device. Le funzioni di Apple Intelligence, l’elaborazione locale di modelli linguistici, i nuovi workflow multimodali (testo, voce, immagini) e le funzioni pro di foto/video computazionale richiedono buffer più ampi e latenze stabili. Portare il modello base a 12 GB (50% in più rispetto agli 8 GB) allinea la gamma e riduce i colli di bottiglia in scenari reali: multitasking intenso, app creative, browser con molte tab, registrazioni ProRes, editing in mobilità.
Secondo il report, Apple avrebbe chiesto a Samsung di aumentare la fornitura di LPDDR5X di ultima generazione, disponibile in tagli da 12 e 16 GB. Con questa offerta, un ulteriore iPhone da 8 GB risulterebbe poco probabile. In parallelo, sarebbero in corso contatti con SK Hynix e Micron per diversificare le fonti di mobile DRAM e garantire volumi a prova di picchi di domanda.
Alla luce dei tagli disponibili in LPDDR5X, lo scenario più lineare è:
- iPhone 18 / iPhone 18e: 12 GB
- iPhone 18 Pro / 18 Pro Max / iPhone Air 2: 12 GB come base, con possibile 16 GB su configurazioni più alte in termini di spazio di archiviazione
È una mossa coerente con la strategia 2025: unificare la memoria per far lavorare l’AI locale allo stesso livello su tutta la gamma, lasciando alle varianti Pro il vantaggio su fotocamere, schermi e storage.
L’adozione su larga scala di LPDDR5X può aumentare i costi, ma l’effetto viene in parte assorbito dalle economie di scala e dalla semplificazione del portafoglio (meno varianti di RAM). È verosimile che Apple mantenga l’attuale prezzo dei modelli non-Pro, spostando il valore percepito su AI, fotocamere e autonomia.
Rumor