Apple ha rifiutato l’invito a parlare di fronte a una commissione del Parlamento europeo relativamente alla questione tasse in Irlanda, per evitare qualsiasi passo falso che potrebbe influenzare le sue possibilità di successo in appello.

“È importante garantire che i commenti pubblici non pregiudichino tali procedimenti”, ha affermato il direttore senior di Apple degli affari governativi europei in una lettera inviata a Reuters poche ore fa. “Poiché l’appello è in corso e potrebbe arrivare in tribunale nei prossimi mesi, non siamo in grado di partecipare a un’audizione pubblica su questo argomento in quanto potrebbe essere dannoso per tutto il procedimento”.
Apple ha già versato il primo pagamento dei 13 miliardi di euro totali. Ricordiamo che la Commissione Europea ha più volte stabilito che Apple ha effettivamente ricevuto aiuti di stato illegali da parte del governo irlandese. La sentenza definitiva è stata frutto di un’indagine durata tre anni sul regime fiscale adottato da Apple in Irlanda grazie ad un accordo con il governo del paese: in quegli anni, Apple ha pagato solo il 2% di tasse a titolo di aliquota d’imposta sulle società, rispetto al 12,5% previsto in Irlanda.
In appello, sia Apple che il governo irlandese tenteranno di ribaltare la sentenza.