
Secondo Mark Gurman, Apple sta riorganizzando Fitness+ e ne starebbe valutando la direzione futura. In parallelo, l’azienda accelera su funzionalità satellitari di nuova generazione per iPhone, un’area strategica che potrebbe ridefinire l’esperienza “sempre connessa” anche quando la rete mobile non c’è.
Fitness+, servizio “sotto esame”
Gurman definisce Fitness+ uno dei servizi digitali più deboli dell’ecosistema Apple: alto costo e ricavi contenuti. Tradotto: tanti provano, pochi restano. Eppure spegnerlo è complicato. Esiste una base di utenti piccola ma molto fedele, e i costi di produzione sono tali da rendere sconveniente una chiusura che genererebbe solo cattiva stampa.
La mossa immediata è organizzativa: la responsabilità passa alla VP Health Sumbul Desai, l’intera area salute (incluso Fitness+) riporterà direttamente a Eddy Cue (responsabile dei Servizi).
Il messaggio è chiaro: più integrazione con Salute/Apple Watch, più pressione sui risultati. Fitness+ era nato nel 2020 come video on demand per l’allenamento, senza pubblicità e con profonda integrazione con Apple Watch.
Il cambio apre a due letture: o rilancio (formati, personalizzazione, legami più stretti con i dati salute) oppure razionalizzazione di tutto il team per ridurre il disallineamento tra costi e ritorni.
iPhone e satelliti: cosa sta preparando Apple
Sempre secondo Gurman, Apple lavora da anni alla connettività satellitare (il primo passo è stato SOS Emergenze via satellite nel 2022). Oggi la roadmap si allarga con cinque direttrici concrete:
- Framework per app di terze parti: sblocco ufficiale perché gli sviluppatori possano usare la rete satellitare dell’iPhone dentro le proprie app (messaggistica, sicurezza, tracking in aree remote, ecc.).
- Mappe via satellite: navigazione off-network senza dover aver scaricato prima le mappe. L’iPhone sfrutterebbe il link satellitare per calcolo percorso e posizionamento in aree “buie”.
- Messaggi più ricchi: oltre al testo, invio di foto (e in prospettiva altri payload) quando non c’è rete cellulare. Un salto notevole rispetto all’attuale testo essenziale.
- Uso “naturale”: oggi serve cielo libero e una posizione precisa del telefono; l’obiettivo è far funzionare il collegamento in tasca, in auto o addirittura indoor in condizioni ragionevoli, riducendo l’attrito d’uso.
- 5G NTN (Non-Terrestrial Networks): integrazione tra reti 5G e satelliti per estendere copertura e qualità quando la cella non basta.
Sul tavolo c’è stata anche la valutazione se costruire un servizio satellitare proprietario. Ad oggi l’orientamento sarebbe non diventare un carrier, pur riducendo la dipendenza da partner terzi (Globalstar, SpaceX, ecc.) laddove possibile.
Rumor