
La prossima versione di Siri dovrebbe essere la prima vera incarnazione dell’Apple Intelligence in formato assistente.
Con queste novità Siri dovrebbe vedere ciò che stai guardando, capire chi sei e cosa stai facendo, interagire con le app al posto tuo. Eppure, nonostante gli show-case da WWDC in poi, non tutto filerebbe liscio in azienda: secondo indiscrezioni, alcuni ingegneri software Apple avrebbero espresso perplessità sulle prestazioni dell’assistente rinnovato.
Nessun dettaglio pubblico puntuale sui difetti, ma il segnale è sufficiente per porre domande concrete sulla finestra di rilascio e sulle funzioni effettivamente pronte al day one.
La traiettoria ufficiale indica iOS 26.4 come veicolo del nuovo pacchetto Siri tra marzo e aprile. È una finestra ragionevole per chiudere bug, uniformare la qualità tra lingue, device e scenari reali. Significa anche che Apple ha un trimestre pieno per lavorare su stabilità, latenza, affidabilità del riconoscimento e dei controlli in-app. Non è una passeggiata: parliamo di un assistente che deve combinare comprensione del contesto, privacy on-device e integrazione profonda con Mail, Messaggi, Calendario, Mappe, Promemoria e le app di terze parti che vorranno salire a bordo.
Per gli utenti finali, la domanda è semplice: cosa sarà disponibile al lancio, in che lingua e su quali device. Apple in genere rilascia a gradini: alcune funzioni “core” subito, altre in rollout progressivo, altre ancora etichettate come beta. Aspettiamoci una versione 1.0 pragmatica, con il perimetro ben definito e margini di crescita rapida nei point-release successivi.
Rumor