Il primo iPhone pieghevole potrebbe costare meno del previsto

Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, il primo iPhone pieghevole di Apple potrebbe essere più economico del previsto grazie a una riduzione del costo della cerniera.

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La lunga attesa per il primo iPhone pieghevole continua, ma arrivano notizie incoraggianti sul fronte dei costi. Secondo un nuovo report dell’analista Ming-Chi Kuo, Apple sarebbe riuscita a ridurre significativamente il prezzo di produzione del dispositivo grazie a una rivoluzione nella progettazione della cerniera.

Se fino a poco tempo fa gli analisti stimavano un costo tra i 100 e i 120 dollari per unità, Kuo sostiene che il prezzo effettivo della nuova cerniera si aggirerà tra i 70 e gli 80 dollari. Una differenza tutt’altro che trascurabile per un componente chiave in un dispositivo pieghevole, dove il meccanismo di chiusura rappresenta uno dei punti più costosi e complessi.

Dietro questo abbattimento dei costi non ci sarebbe una riduzione della qualità dei materiali, ma piuttosto una “ottimizzazione del design di assemblaggio” e una migliore efficienza produttiva.

Apple avrebbe infatti stretto un accordo con Foxconn e con l’azienda taiwanese Shin Zu Shing, specializzata nella produzione di cerniere di precisione. Secondo Kuo, questa joint venture si occuperà di circa il 65% delle forniture totali, con la statunitense Amphenol che gestirà il restante 35%. Foxconn, che detiene una quota leggermente superiore nella partnership, sembra avere un ruolo di guida strategica, orientando le future scelte di design e produzione.

Un passo cruciale, perché nel mercato dei pieghevoli la cerniera non è solo un componente meccanico: è il cuore dell’esperienza d’uso, da cui dipendono affidabilità, durata nel tempo e qualità della sensazione di apertura e chiusura.

Secondo Kuo, una riduzione media di 20–40 dollari sul prezzo della cerniera rispetto alle previsioni iniziali potrebbe avere un impatto notevole per Apple.

L’azienda di Cupertino potrebbe scegliere due strade:

  • mantenere prezzi premium, migliorando così i margini di profitto
  • oppure adottare una politica di prezzo più aggressiva, con l’obiettivo di competere direttamente con giganti come Samsung e Huawei, oggi leader del settore pieghevoli

Entrambe le opzioni sono plausibili, ma la seconda sembra particolarmente interessante in ottica di posizionamento strategico. Dopo anni in cui Apple ha osservato da lontano l’evoluzione del mercato foldable, un debutto con un prezzo competitivo potrebbe attirare una fascia di pubblico più ampia e dare il via a un nuovo ciclo di innovazione.

Le indiscrezioni parlano anche di diversi materiali testati nei prototipi: acciaio inossidabile, Liquid Metal, ma anche leghe di alluminio e titanio simili a quelle utilizzate per l’iPhone Air.

Apple starebbe cercando il perfetto equilibrio tra resistenza, leggerezza e durata, per garantire una cerniera fluida ma solida, capace di resistere a migliaia di aperture senza compromettere il display.

Intanto, un altro nome compare nel report di Kuo: Luxshare-ICT, uno dei partner produttivi in più rapida crescita di Apple. L’azienda cinese potrebbe diventare un ulteriore fornitore di cerniere dopo il 2027, favorendo ancora di più la concorrenza e, di conseguenza, un’ulteriore riduzione dei costi.

Per quanto riguarda il lancio, tutti gli indizi convergono verso una data ormai quasi certa: autunno 2026. Secondo Kuo, il primo iPhone Fold sarà presentato insieme a iPhone Air 2, iPhone 18 Pro e iPhone 18 Pro Max, in quello che potrebbe essere uno dei keynote più importanti della storia recente di Apple.

Il dispositivo dovrebbe sfoggiare un design ultrasottile (più sottile persino dell’attuale iPhone Air quando aperto) e un display pieghevole con tecnologia OLED avanzata, ereditata dai modelli Pro.

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