Apple cerca un sostituto di John Giannandrea per guidare l’IA

Secondo Bloomberg, Apple sta cercando il sostituto di John Giannandrea alla guida dell’intelligenza artificiale dell'azienda.

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Apple avrebbe avviato la ricerca di un nuovo responsabile per l’intelligenza artificiale al posto di John Giannandrea.

La notizia, riportata da Bloomberg, arriva nel mezzo di una ristrutturazione più ampia: la divisione Salute e Fitness che passa sotto Eddy Cue, spostamenti sul fronte Apple Watch e un clima interno in cui l’AI è osservata speciale dopo un anno tutt’altro che semplice.

Giannandrea, arrivato nel 2018 da Google tra grandi aspettative, si è trovato negli ultimi mesi al centro di due problemi: l’accelerazione dell’AI generativa imposta dal mercato e i ritardi nell’evoluzione di Siri, con alcune responsabilità chiave già redistribuite internamente. Sullo sfondo, le defezioni di profili importanti dal suo team e l’ipotesi che Apple stia sondando anche candidature esterne, persino da concorrenti diretti.

La ricerca di un successore indica che il board vuole alzare l’asticella: non solo ricerca e modelli, ma una guida in grado di industrializzare funzionalità AI a ritmo sostenuto, orchestrando silicon proprietario, on-device AI e servizi cloud.

Più che il “genio del modello”, serve un leader capace di tenere insieme tre piani:

  • Prodotto e piattaforma: portare l’AI dentro Siri, Foto, Messaggi, Note, Xcode, Shortcuts, Health, senza creare feature “a isole”.
  • Ingegneria e silicon: sfruttare NPU e acceleratori neurali della linea A/M e coordinarsi con i team chip per ottenere prestazioni e consumi coerenti con l’on-device.
  • Governance e compliance: qualità dei dati, sicurezza, mitigazione bias e allineamento normativo nei vari mercati.

Chiunque prenda il timone dovrà saper consegnare in tempo. L’AI non è solo una demo da conferenza: è manutenzione continua, rollout per ondate, metriche di affidabilità e rapidità nelle correzioni.

Per gli utenti, il cambio al vertice può tradursi in cadenze più frequenti di aggiornamenti AI, una Siri realmente utile e capace di comporre azioni tra app, e una maggiore copertura linguistica e geografica. Per gli sviluppatori, il segnale è chiaro: Apple continuerà a spingere su App Intents, automazioni e tool di integrazione, con un occhio a protocolli standard del settore per connettere agenti e dati in modo sicuro.

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