
C’è un filo rosso che lega il mondo di Jony Ive al mare. Non solo perché lui stesso ha raccontato di aver passato l’infanzia tra barche e banchine, ma perché l’idea di un oggetto progettato per condizioni “vere”, esposte, con vincoli severi, è la palestra perfetta per quel minimalismo funzionale che lo ha reso celebre.
Con Sailing Lantern, disegnata da LoveFrom in collaborazione con Balmuda, quel filo si tende di nuovo: una lanterna portatile che guarda alle luci di bordo e alle lenti di Fresnel del passato, ripulite in chiave moderna.
Non è la solita operazione nostalgica. È un progetto che fa convivere memoria e contemporaneità. La forma è essenziale, ma ogni linea racconta un requisito nautico: resistere, illuminare bene, essere affidabile. Nessun orpello. Solo la sostanza di un oggetto che deve funzionare su un pontile bagnato come sul ripiano di un soggiorno.
LoveFrom ha un tocco riconoscibile: superfici pulite, giunzioni invisibili, proporzioni che eliminano il superfluo. Balmuda ci mette la sapienza produttiva giapponese e quell’ossessione per l’esperienza d’uso. La Sailing Lantern sembra costruita per essere capita senza istruzioni: prendi, porti, accendi. È un tipo di semplicità che in realtà costa moltissima complessità a monte, tra scelte di materiali, trattamenti superficiali e ottiche.
Il richiamo alla Fresnel non è solo estetico. Quella tecnologia nasce per portare più luce più lontano con meno energia. È la traduzione perfetta del pensiero di Ive: fare di più con meno, senza rinunciare alla qualità della luce. Il risultato, almeno da quanto si percepisce, è una luminosità morbida, controllata, che non abbaglia e delimita lo spazio con eleganza.
È una lanterna che ovviamente non sfigura in salotto. Qui entra il DNA Balmuda: la tendenza a progettare elettrodomestici e lampade che sono strumenti prima che decorazioni, ma che sanno abitare la casa con naturalezza.
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