I modelli della gamma iPhone 16 costano un po’ di più da produrre rispetto agli iPhone 15. Secondo gli analisti, l’aumento dei costi di produzione è legato al rincaro dei componenti utilizzati per l’assemblaggio dei nuovi dispositivi Apple. Vediamo nel dettaglio quali sono i costi aggiuntivi e perché questi cambiamenti stanno influenzando la produzione.
Analisi dei costi: iPhone 16 vs iPhone 15
Non è la prima volta che vengono effettuate analisi approfondite sui costi di produzione degli iPhone, suddividendo il prezzo in singoli componenti. Anche per la nuova linea iPhone 16, i risultati indicano un leggero aumento nei costi rispetto alla generazione precedente, un trend già osservato nel passaggio dall’iPhone 14 all’iPhone 15.
Ad esempio, secondo l’analisi di TD Cowen, il costo di produzione per un iPhone 16 Pro Max da 256GB è di circa 485 dollari, includendo componenti, imballaggio e il processo di assemblaggio. In confronto, l’iPhone 15 Pro Max costava 453 dollari per essere prodotto, quindi circa 32 dollari in meno.
Anche i modelli non-Pro hanno subito un rincaro: l’iPhone 16 costa ad Apple 416 dollari, contro i 395 dollari necessari per produrre un iPhone 15. Un aumento di circa 21 dollari a unità.
Analizzando i componenti più costosi, per l’iPhone 16 Pro Max il display e il modulo fotocamera posteriore rappresentano una fetta significativa del costo complessivo, ciascuno valutato a 80 dollari, ovvero il 16% del totale. La fotocamera ha subito l’incremento maggiore rispetto all’iPhone 15, con un aumento di circa 10 dollari.
Un altro componente che ha registrato un aumento notevole è la memoria. Nel modello Pro Max, il costo della memoria è passato da 17 a 22 dollari per quanto riguarda l’archiviazione, mentre il prezzo della memoria RAM è aumentato di 5 dollari.
Per quanto riguarda l’iPhone 16 standard, il display rimane la parte più costosa, con un costo di 65 dollari, equivalente al 16% del totale. Anche in questo caso, la memoria ha registrato un incremento rilevante, passando da 9 dollari per 6GB di RAM nell’iPhone 15 a 17 dollari per 8GB nel nuovo modello.
Inoltre, il nuovo chip A18 costa circa 45 dollari, contro i 35 dollari dell’A16 presente nell’iPhone 15, evidenziando il continuo aumento dei costi legati all’innovazione tecnologica.
Nonostante questi aumenti nei costi di produzione, il sentiment del mercato sembra in leggera flessione. Gli analisti di TD Cowen sostengono che la domanda complessiva per la seconda metà del 2024 stia mostrando segnali di indebolimento, anche se le stime di produzione per iPhone rimangono invariate. Per il terzo trimestre del 2024, si prevede che Apple produrrà circa 45 milioni di unità, mentre nel quarto trimestre le stime si mantengono sugli 80 milioni di iPhone.
Tuttavia, c’è un cambiamento interessante nel mix di modelli prodotti: la quota di iPhone 16 Pro e Pro Max rappresenta circa il 66% del totale, contro il 58% registrato per iPhone 15 Pro e Pro Max nello stesso periodo dell’anno scorso. Ciò indica una crescente preferenza dei consumatori per i modelli di fascia alta, nonostante i prezzi maggiori.
Gli analisti notano anche delle “pressioni competitive” provenienti dal mercato cinese, in particolare dal successo del Huawei Mate XT, un dispositivo pieghevole che ha superato le aspettative. Le vendite di iPhone in Cina sono state stabili a luglio, con 24,2 milioni di unità vendute e un incremento del 30% su base annua. Tuttavia, gli esperti prevedono un calo della domanda a partire da settembre, con un mercato che mostra segni di rallentamento a breve termine.