Il Tar del Lazio ha annullato la multa da oltre 100 milioni di euro inflitta ad Apple e Amazon per la presunta intesa anticoncorrenziale tra le due aziende.
L’AGCM aveva accusato Apple e Amazon di limitare la concorrenza poiché le due aziende vietavano la vendita di prodotti a marchio Apple e Beats ai rivenditori che non aderivano al programma ufficiale imposto dalle società.
Secondo l’accusa, inoltre, con la diminuzione di rivenditori attivi nel canale online, questo accordo avrebbe fatto far calare gli incentivi a competere efficacemente sui prezzi dei prodotti Apple e Beats.
Apple aveva ricevuto una multa di 134,5 milioni di euro, mentre Amazon se l’era cavata con 68,7 milioni di euro. Le multe erano state ricalcolate a gennaio dopo la scoperta di un “errore materiale” e ridotte a un totale di 173,3 milioni di euro. Tuttavia, oggi il TAR del Lazio ha annullato le multe nella loro interezza.
Secondo i giudici, “dall’esame dello svolgimento dei fatti si evince che l’AGCM avrebbe potuto acquisire tutte le informazioni necessarie per tratteggiare gli elementi-base dell’illecito e, quindi, decidere se avviare o meno la successiva fase istruttoria in un lasso di tempo molto più limitato di quello effettivamente decorso, durante il quale non risultano essere state compiute attività. Tale circostanza si pone in contrasto con il rispetto dei principi di buon andamento ed efficienza dell’azione amministrativa, alla luce degli orientamenti giurisprudenziali sopra richiamati“.
I giudici hanno anche accusato l’AGCM di violazione del diritto di difesa, a causa del termine eccessivamente ridotto assegnato alle parti per le proprie osservazioni conclusive.
In risposta a questa decisione, Amazon ha accolto con favore la sentenza. Apple non ha rilasciato alcun commento, almeno per ora.