L’indagine antitrust contro Apple e Amazon dovrà concludersi entro il 30 novembre 2021

Emergono nuovi dettagli sull'indagine antitrust contro Apple e Amazon avviata dall'Agcm.

Come riportato da setteBIT, con una nuova delibera emanata oggi, l’Agcm dichiara che le indagini antitrust contro Apple e Amazon dovranno terminare entro e non oltre il 30 novembre 2021.

Apple e Amazon sono accusate di limitare la concorrenza vietando la vendita di prodotti a marchio Apple e Beats ai rivenditori che non aderiscono al programma ufficiale delle due aziende.

Secondo l’accusa, inoltre, con la diminuzione di rivenditori attivi nel canale online, questo accordo potrebbe far calare gli incentivi a competere efficacemente sui prezzi dei prodotti Apple e Beats, “con evidenti effetti negativi per i consumatori e per le imprese“. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori sviluppi in merito.

Nel febbraio 2019, è pervenuta la segnalazione di un rivenditore di prodotti di elettronica riguardante il sistema di vendita on-line dei prodotti a marchio Apple e Beats. Secondo il segnalante, in esecuzione di un accordo commerciale che sarebbe intercorso tra i gruppi Apple e Amazon nel 2018, quest’ultima ha rimosso dal marketplace italiano tutti i venditori che, sebbene vendano legittimamente tali prodotti, non appartengono al programma ufficiale di rivenditori autorizzati Apple. Tali venditori fino a quel momento avevano offerto i prodotti Apple e Beats tramite il marketplace di Amazon.

In conclusione, le restrizioni contrattuali alla vendita su marketplace di Amazon sembrerebbero configurare una violazione dell’art. 101 del TFUE, in quanto atte a limitare ingiustificatamente la possibilità per i rivenditori che non aderiscono al programma ufficiale di distribuzione di Apple di accedere ai servizi di intermediazione offerti da Amazon e, attraverso questa, a raggiungere una parte consistente e diversificata di clientela. Inoltre, come già rilevato, queste stesse restrizioni potrebbero limitare gli incentivi a competere efficacemente sul prezzo dei prodotti Apple e Beats, nonché a ostacolare l’integrazione dei mercati europei e a limitare il commercio parallelo.

Secondo l’Autorità, l’accordo per escludere dal marketplace alcuni soggetti appare potenzialmente idoneo a ridurre la concorrenza per “l’innalzamento di barriere allo sbocco dei mercati della vendita on line a danno dei rivenditori non ufficiali, costituiti solitamente da piccole e medie imprese che effettuano appunto vendite sul web utilizzando i servizi di marketplace“.

Una decisione finale verrà emessa entro il 30 novembre 2021.

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