L’UE potrebbe chiedere una backdoor per scovare immagini pedopornografiche su iOS

Apple potrebbe essere obbligata a installare una Backdoor nei propri servizi di messaggistica.

La Commissione europea è pronta a presentare un progetto di legge che potrebbe richiedere alle aziende tecnologiche come Apple e Google di identificare, rimuovere e segnalare alle forze dell’ordine immagini illegali di abusi sui minori presenti sulle loro piattaforme.

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Come riportato da Politico, la Commissione europea ritiene che le misure volontarie adottate da alcune società digitali si siano dimostrate insufficienti finora nell’affrontare il crescente uso dei servizi online allo scopo di condividere contenuti relativi ad abusi sessuali su minori. Per questo motivo, la commissione vuole rendere obbligatorio il rilevamento di questo materiale.

Dopo mesi di attività di lobbying, i gruppi che rappresentano le aziende tecnologiche e le organizzazioni per i diritti dei minori stanno aspettando di vedere quanto potrebbero essere rigorose e come funzioneranno le regole senza che le aziende tecnologiche debbano scansionare tutti i dati degli utenti, una pratica ritenuta illegale dalla Corte di giustizia dell’Unione europea nel 2016.

A parte il modo in cui l’identificazione di materiale illegale funzionerebbe nel rispetto della legge, i gruppi per la privacy e le società tecnologiche sono preoccupati che l’esecutivo dell’UE possa portare alla creazione di backdoor per i servizi di messaggistica crittografati end-to-end, i cui contenuti non sono accessibili dalla piattaforma di hosting.

Il commissario per gli Affari interni della Commissione europea, Ylva Johansson, ha affermato che esistono soluzioni tecniche per mantenere le conversazioni al sicuro pur riuscendo a scovare contenuti illegali, ma gli esperti di sicurezza informatica non sono d’accordo. Per molti, l’unica soluzione possibile è proprio la creazione di una backdoor, che provocherebbe non pochi problemi di sicurezza per gli utenti dei vari servizi di messaggistica.

Il rischio è che milioni di persone nell’UE si ritroverebbero con le loro comunicazioni private e intime a rischio di controllo 24 ore su 24. Tuttavia, non tutti i deputati sono d’accordo con questa proposta e c’è chi sta già dicendo che questi controlli porterebbero alla morte della privacy nella corrispondenza digitale.

Tra l’altro, Apple sta già lavorando al suo sistema CSAM per scansionare immagini di abusi su minori su iPhone e iPad, ma proprio le critiche sulla privacy hanno spinto l’azienda a posticiparne il lancio. Tra le altre cose, questo sistema avvisa i bambini e i loro genitori quando ricevono o inviano immagini sessualmente esplicite, il tutto scansionando in modo sicuro la libreria foto iCloud.

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