Paddle presenta la prima alternativa ai pagamenti in-app su iPhone

Si chiama Paddle il primo sistema che si propone come alternativa ai pagamenti in-app gestiti da Apple su iOS.

La sentenza Epic vs. Apple ha stabilito che l’azienda di Cupertino deve consentire agli sviluppatori dell’App Store di reindirizzare gli utenti ad altri sistemi di pagamento. In attesa dell’appello, Paddle ha già annunciato quello che viene definito “il primo sistema di acquisto in-app alternativo per iOS”.

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Anche se Apple non ha ancora cambiato le politiche dell’App Store dopo la sentenza, in attesa che si arrivi all’ultimo grado di giudizio, il CEO di Paddle Christian Owens fa sapere che 1.500 sviluppatori si sono già registrati alla piattaforma e rappresentano in totale un giro di affari pari a 1 miliardo di dollari.

In una certa misura, Apple sta davvero cercando di portare avanti questo processo il più a lungo possibile, perché ovviamente la più grande azienda del mondo probabilmente può permetterselo. Non credo che Apple o l’iPhone avrebbero il successo che hanno se non fosse per gli sviluppatori di app, che hanno contribuito a migliorare l’intero ecosistema”.

Paddle prevede di offrire gli stessi vantaggi dell’App Store, senza il prezzo elevato e con un maggiore controllo sull’esperienza utente. Le commissioni per la piattaforma saranno le seguenti: 10% per transazioni inferiori a 10 dollari e 5% per transazioni superiori a 10 dollari.

Paddle In-App Purchase è un vero sostituto drop-in per l’IAP di Apple, consentendo agli sviluppatori di mantenere un’esperienza utente senza interruzioni e senza dover pagare ad Apple il 30% di ogni vendita. Paddle ha una struttura tariffaria molto competitiva e questo significa che gli sviluppatori guadagnano di più da ogni acquisto.

Ora rimane da capire se Apple autorizzerà mai sistemi di questo tipo, malgrado le diverse cause in atto sia negli Stati Uniti che in Europa.

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