I procuratori generali di 35 stati degli USA hanno detto che Apple sta soffocando la concorrenza con il suo monopolio nella distribuzione di app su App Store.
La dichiarazione congiunta è stata presentata nel processo di appello del processo Epic v. Apple, con i procuratori generali che si sono schierati con il produttore di videogiochi e contro l’azienda di Cupertino.
“La condotta di Apple ha danneggiato e sta danneggiando gli sviluppatori di app mobili e milioni di cittadini“, si legge nel documento. “Nel frattempo, Apple continua a monopolizzare la distribuzione di app e le soluzioni di pagamento in-app per iPhone, soffocando la concorrenza e accumulando profitti nel settore degli smartphone“.
Come riporta Reuters, anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha impugnato la sentenza dello scorso anno, affermando che la corte ha “commesso diversi errori legali che potrebbero mettere in pericolo un’efficace applicazione dell’antitrust, specialmente nell’economia digitale“.
Il Dipartimento afferma che la corte aveva interpretato lo Sherman Act, una legge del 1890 sui divieti dei comportamenti anticoncorrenziali, “in modo ristretto e sbagliato, in modi che lascerebbero molti accordi e pratiche anticoncorrenziali al di fuori delle relative protezioni“.
La sentenza, infatti, stabiliva che Apple non aveva alcun monopolio nel mercato delle app, pur obbligando l’azienda ad attivare sistemi di pagamento alternativi per gli sviluppatori. Le nuove pressioni dei procuratori generali e del Dipartimento di giustizia potrebbero cambiare le carte in tavola. Anche i legali di Microsoft stanno nuovamente appoggiando Epic Games.