Apple ha richiesto l’archiviazione per bloccare un’indagine antitrust in India, affermando che la sua quota di mercato nel paese è troppo piccola per poter parlare di abuso di potere.
La Competition Commission of India (CCI) sta infatti valutando un caso antitrust contro Apple presentato da un gruppo indiano senza scopo di lucro. Il gruppo afferma che la commissione standard del 30% richiesta da Apple per gli acquisti in-app danneggia la concorrenza, poiché aumenta i costi sia per lo sviluppatore che per il cliente. Tra le aziende che hanno firmato questo documento di accusa ci sono anche Epic Games, Tile e Spotify.
Nel tentativo di respingere queste accuse e bloccare le indagini sul nascere, Apple afferma che non è abbastanza grande nel paese per essere classificata come “dominante” in quel particolare mercato. Nel documento, l’azienda aggiunge che la sua quota di mercato in India è “insignificante”, visto che rappresenta tra lo 0% e il 5% dell’intero mercato. Al contrario, Android copre oltre il 90% degli smartphone nel paese.
Per tale motivo, senza posizione dominante, non ci possono essere abusi di potere nemmeno per quanto concerne l’App Store. Gli accusatori affermano che queste dichiarazioni di Apple servono solo a confondere i membri del CCI, visto che non ci sono prove sul fatto che l’App Store non rappresenti un abuso di potere da parte dell’azienda.
La CCI sta ancora decidendo se intraprendere o meno un’indagine completa contro Apple.