Secondo un nuovo report pubblicato da The Information, Apple potrebbe essere una delle tante aziende tecnologiche statunitensi sotto pressione per l’archiviazione di più dati degli utenti in Cina.
Il report spiega che aziende come Tesla e LinkedIn hanno già affrontato questa problematica con il governo cinese e presto potrebbe toccare anche ad Apple. Lo scopo del governo è obbligare le aziende statunitensi a conservare un numero maggiore di dati degli utenti cinesi su server in Cina.
Gli esperti ritengono però che, se Apple cedesse a questa nuova pressione del governo cinese, l’azienda rischierebbe di dover affrontare dure critiche da parte dei legislatori americani. D’altra parte, però, il mancato rispetto di queste richieste potrebbe rendere difficile per Apple operare in Cina e distribuire i suoi servizi online.
Le nuove regole cinesi sulla sicurezza e la protezione dei dati personali entrerà in vigore dal 1º novembre e richiederà alle aziende di archiviare un numero maggiore di dati su server in Cina, ovviamente solo per quanto riguarda i cittadini cinesi. I critici del governo affermano che questa legge non farà altro che consentire al Cyberspace Administration of China di avere un maggiore controllo sui dati degli utenti cinesi, visto che i server sarebbero tutti di proprietà del governo e non di aziende indipendenti.
Già nel 2018, Apple è stata costretta a trasferire su server locali i dati delle operazioni iCloud in Cina e ora rischia di dover archiviare un numero ancora maggiore di informazioni, come le statistiche sull’utilizzo degli iPhone, i registri delle connessioni e tutte le comunicazioni che ora passano attraverso i server Apple. Questi dati sono particolarmente sensibili perché le autorità cinesi potrebbero utilizzarli per identificare e tracciare le persone, in quanto possono contenere informazioni sulla posizione del dispositivo e su come vengono utilizzati gli iPhone.
Al momento non sappiamo se, come e quando Apple inizierà a conformarsi alle nuove regole.