Il servizio pubblicitario interno di Apple dedicato all’App Store, Search Ads, sembra aver beneficiato della spinta dell’App Tracking Transparency per la tutela della privacy.
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Secondo uno studio del Financial Times, le Search Ads di Apple hanno registrato un sensibile aumento di utilizzo da parte degli sviluppatori, visto che le società pubblicitarie di terze parti hanno difficoltà a indirizzare le pubblicità delle app a potenziali clienti.
L’introduzione da parte di Apple dell’App Tracking Transparency ha sicuramente avuto un impatto sull’attività pubblicitaria, provocando un calo immediato delle entrate per un settore che si affidava al monitoraggio degli utenti tra app e siti Web per la visualizzazione degli annunci. A diversi mesi dal lancio di questa novità, sembra che le modifiche siano state vantaggiose per i profitti di Apple.
Stando agli ultimi dati, le Search Ads sono ora responsabili del 58% di tutti i download delle app per iPhone, rispetto al 17% di un anno fa. In termini di entrate, si calcola che Apple potrebbe guadagnare 5 miliardi di dollari dalla pubblicità nel 2021, salendo a20 miliardi all’anno entro tre anni.
“È come se Apple Search Ads fosse passato dal giocare nei campionati minori alla vittoria delle World Series nell’arco di sei mesi“, ha affermato Alex Bauer, responsabile marketing di Branch. Nel frattempo, i ricercatori di Evercore ISI affermano che le iniziative sulla privacy di Apple hanno modificato significativamente il panorama della pubblicità online, visto che ora molti operatori di terze parti devono operare alla cieca. Inoltre, le aziende pubblicitarie sono bloccate con un ritardo di 72 ore sui dati pubblicitari, anch’essi forniti solo in forma aggregata, mentre il servizio pubblicitario di Apple offre un livello di dettaglio maggiore.
In tanti fanno poi notare che Apple sta giocando in modo impari, visto che Search Ads non rispetterebbe le limitazioni alla privacy imposte alla concorrenza, dando quindi un netto vantaggio all’azienda.
In una dichiarazione di risposta a questo studio, Apple insiste sul fatto che le sue funzionalità sulla privacy erano finalizzate alla protezione degli utenti: “Queste tecnologie fanno parte di un sistema completo progettato per aiutare gli sviluppatori a implementare pratiche pubblicitarie sicure e a proteggere gli utenti, non a vantaggio di Apple“.
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