Le app di tracciamento dei contatti COVID-19 basate sulla API di notifica dell’esposizione realizzata da Google e Apple hanno salvato migliaia di vite in alcuni paesi, ma continuano ad essere poco diffuse in altri come Italia e Stati Uniti.

Un nuovo report ha esaminato la situazione relativa alla diffusione delle app di tracciamento contatti COVID-19 che si basano sulla API di Apple e Google, scoprendo che alcuni paesi non hanno mai sviluppato un’app di questo tipo. In altri, come Stati Uniti e Italia, la diffusione è stata così bassa da rendere le rispettive app quasi inutili, mentre in altri la situazione è leggermente migliore.
Dove queste app sono state utilizzate maggiormente, si calcola che siano state salvate migliaia di vite grazie proprio alla quarantena delle persone che erano entrate in contatto con altre persone positive al COVID-19.
Tra fake news sul furto dei dati, poca pubblicità del governo e uno scetticismo generale, Immuni non è stata mai utile per tracciare i contatti COVID-19, anche se ultimamente ha registrato un boom di download grazie all’utilizzo del Green Pass. Situazione simile anche negli Stati Uniti, dove solo il 2% delle persone risultate positive al COVID-19 ha registrato le informazioni nell’app. Senza questa informazioni, il sistema di tracciamento tramite app è completamente inutile, visto che non è possibile contattare la maggior parte delle persone entrate in contatto con chi è risultato positivo al virus.
Diversi i dati nel Regno Unito, dove l’app ufficiale ha salvato migliaia di vite grazie alla registrazione di oltre il 40% delle persone positive.
E voi, avete mai usato Immuni?