Epic Games ha presentato un nuovo reclamo contro Apple all’ente antitrust del Regno Unito, dopo che nelle scorse settimane un tribunale britannico aveva respinto una prima denuncia.
Nel settembre 2020, l’Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito (CMA) ha avviato un’indagine iniziale sui reclami degli sviluppatori App Store contro Apple per presunte pratiche “anticoncorrenziali”. La CMA sta ora concludendo la sua inchiesta iniziale per avviare un’indagine ufficiale.
L’accusa si riferisce a una società o organizzazione specifica che utilizza la propria posizione di dominio all’interno di un particolare mercato o settore per limitare la concorrenza e migliorare ulteriormente la propria posizione. Negli ultimi mesi, gli sviluppatori, motivati principalmente da Epic Games, hanno accusato Apple di utilizzare la sua posizione dominante su App Store per ostacolare la concorrenza. La CMA afferma di avere “ragionevoli motivi” per ritenere che Apple abbia infranto in qualche modo la legge sulla concorrenza ai sensi del Competition Act del 1998.
La nuova denuncia di Epic afferma che le pratiche e le regole anticoncorrenziali di Apple che disciplinano la distribuzione delle app e l’elaborazione dei pagamenti costituiscono una “chiara violazione del UK Competition Act del 1998”.
Epic illustra anche alcune delle pratiche monopolistiche di Apple, che “vietano rispettivamente agli utenti e agli sviluppatori di acquisire o distribuire app tramite mercati diversi dall’App Store, obbligando qualsiasi acquisto in-app a essere elaborato tramite il sistema di pagamento di Apple“.
E ancora, “limitando la concorrenza ed esercitando il suo potere di monopolio sulla distribuzione e sui pagamenti delle app, Apple toglie ai consumatori del Regno Unito il diritto di scegliere come e dove ottenere le loro app, bloccando gli sviluppatori in un unico mercato che consente ad Apple di addebitare qualsiasi tariffa di commissione che desidera. Queste pratiche dannose portano a costi gonfiati artificialmente per i consumatori e soffocano l’innovazione tra gli sviluppatori, molti dei quali non sono in grado di competere in un ecosistema digitale truccato contro di loro”.
Il reclamo segue un procedimento legale in corso presentato da Epic contro Apple negli Stati Uniti e in Australia. Epic afferma che non sta cercando risarcimenti finanziari, ma piuttosto rimedi normativi che impediranno la distorsione intenzionale e la manipolazione del mercato da parte di Apple, “al fine di garantire un accesso e una concorrenza equi per consumatori e sviluppatori nel Regno Unito e in tutto il mondo“.