La fetta di mercato di Apple all’interno del settore smartwatch si è ridotta nel primo trimestre del 2020, un mercato che continua a crescere nonostante le preoccupazioni legate al COVID-19.
Le spedizioni globali di smartwatch hanno raggiunto le 14,3 milioni di unità nel primo trimestre dell’anno, nonostante tutte le preoccupazioni per il coronavirus. Ciò rappresenta un aumento del 12% su base annua, secondo un rapporto della società di analisi Canalys.
La quota di mercato Apple, rappresentata dall’Apple Watch, è però diminuita dal 46,7% del Q1 2019 al 36,3% nel Q1 2020, un calo del 13% su base annua. Canalys afferma che Apple ha spedito 5,2 milioni di unità, in calo rispetto ai 6 milioni dell’anno precedente. Secondo l’analista Vincent Thielke, ciò è dovuto alle prestazioni più lente in Europa e Nord America dove i clienti Apple “stanno spostando la loro attenzione sugli AirPods come un accessorio indispensabile“.
Nonostante questa fase calante, Apple Watch rimane ancora il re degli smartwatch con la sua quota di mercato del 36,3%. Il concorrente più vicino è Huawei con il 14,9%, seguito da Samsung con il 12,4%.
Il mercato degli smartwatch continua a crescere molto in Cina, con un aumento delle spedizioni del 66% nel primo trimestre. I modelli dotati di connettività cellulare, molto in voga in Cina, hanno consentito ad Apple e Huawei di aumentare le spedizioni di smartwatch ogni trimestre.
Prevediamo che la Cina sarà il principale motore di crescita degli smartwatch nel 2020 a causa della sua economia già fortemente in crescita e di una maggiore spinta da parte degli attori locali.
Nonostante la crescente concorrenza dei venditori Android in Cina, Thielke ha affermato che “l’Apple Watch sta bloccando una parte crescente della base iOS nel paese, offrendo una maggiore garanzia dei futuri aggiornamenti di iPhone“. Infatti il business dei dispositivi indossabili di Apple, che include anche AirPods tra gli altri, ha raggiunto i 10 miliardi di dollari di entrate nel primo trimestre 2020 e ha stabilito un nuovo record trimestrale nel secondo trimestre del 2020.
Ovviamente vi ricordiamo che si tratta di stime, visto che le società di analisi come Canalys non hanno accesso alla catena di approvvigionamento o ai numeri di vendita di Apple, che ormai non li riporta più da oltre due anni.