Una nuova class action accusa Apple di aver intenzionalmente fuorviato gli acquirenti utilizzando un array di antenne MIMO 2×2 nell’iPhone XR pur sapendo che era “inferiore” rispetto all’impostazione 4×4 MIMO di iPhone XS e iPhone XS Max.
Seguendo lo stesso argomento di una precedente azione legale intentata sempre negli Stati Uniti, i querelanti affermano che Apple ha approfittato della difficoltà degli utenti di scoprire questi dettagli per implementare antenne di qualità inferiore su iPhone XR.
La causa è stata presentata da 13 persone, ma tutti gli acquirenti di iPhone XR potranno beneficiare dell’eventuale condanna contro Apple in California, lì dove si terrà il dibattimento. Nella denuncia di parla di problemi di ricezione, di qualità del segnale inferiore e di altri difetti delle antenne di iPhone XR che, dati alla mano, solo di tipo 2×2 MIMO e quindi inferiori rispetto a quelle di altri iPhone usciti nello stesso periodo. Anche la velocità di download sarebbe nettamente inferiore.
“Apple sapeva o avrebbe dovuto sapere che stava vendendo un prodotto inferiore“, si legge nella denuncia, “eppure l’azienda non è riuscita a rivelare questo limite di iPhone XR ai consumatori che si aspettavano ragionevolmente che l’ultimo prodotto Apple avesse la tecnologia più avanzata“.
Vengono poi allegati dei report che dimostrano come la velocità di connessione dell’iPhone XR sia inferiore rispetto a quella di iPhone XS. Il problema per i querelanti è che nella pagina ufficiale dell’iPhone XR, alla voce “Scheda tecnica” veniva indicata chiaramente la presenza dell’antenna 2×2 MIMO.
Ad Apple vengono chieste le spese legali, risarcimento danni e l’obbligo di evitare pratiche ingannevoli in futuro.