L’uso di Swift in iOS 13 è più che raddoppiato

Rispetto al passato, Apple sta usando sempre di più codice in Swift anche per i suoi sistemi operativi mobile.

Apple ha introdotto il linguaggio di programmazione Swift nel 2014, con lo scopo di rendere più semplice sviluppare app per le sue piattaforme. Da allora, Swift ha riscosso un enorme successo tra gli sviluppatori di terze parti, ma Apple ha continuato a scrivere i propri sistemi operativi soprattutto nel vecchio linguaggio Objective-C. Con iOS 13, le cose iniziano a cambiare.

Il fatto che Apple abbia continuato ad utilizzare codice Objective-C nei suoi sistemi operativi ha diverse spiegazioni. In primis, tali sistemi operativi erano già realizzati in gran parte con questo linguaggio e con codice perfettamente funzionante, quindi non c’era bisogno di riscriverlo solo per portarlo in Swift. In secondo luogo, inizialmente Swift non assicurava una grande stabilità nell’application binary interface, aspetto fondamentale per l’adozione di un linguaggio in un intero sistema operativo. Solo da Swift 5.1 le cose sono migliorate anche sotto questo aspetto.

Come accennato all’inizio, però, sembra che con iOS 13 le cose inizio a cambiare. Lo sviluppatore Alexandre Colucci ha scoperto che con iOS 13 ci sono 141 binari che usano Swift, un numero più che raddoppiato rispetto ai binari Swift utilizzati da iOS 12.

Non sorprende che la maggior parte degli utilizzi di Swift in iOS 13 sono legati alle nuove funzionalità come Sidecar, D0v’è e Promemoria. Altre app che utilizzano Swift sono Salute, Libri e Comandi. Esistono anche alcuni servizi di sistema che utilizzano questo linguaggio, come il demone responsabile dell’associazione di dispositivi come AirPods e HomePod e quello responsabile della nuova funzionalità di ricerca offline in Dov’è.

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