Nelle 50 pagine depositate il 24 gennaio presso la United States District Court nel distretto settentrionale della California, la mozione di Apple cerca di respingere le numerose cause riguardanti il rallentamento degli iPhone meno recenti dopo un certo periodo di tempo.
Apple ha sostenuto che aggiornamenti software che includevano elementi per risolvere i problemi della batteria a discapito delle prestazioni del processore venivano realizzati per impedire possibili problemi alla batteria e spegnimenti improvvisi dei dispositivi. I querelanti affermano però di essere stati tratti in inganno da Apple, che è accusata di aver causato il rallentamento dei dispositivi tramite un aggiornamento iOS senza avvertire gli utenti.
Apple però sostiene che gli aggiornamenti sono stati installati con il consenso dell’utente e ciò significa che hanno accettato le modifiche che il software avrebbe apportato. I querelanti dichiarano anche di “non aver dato il permesso“, cosa non vera poiché in effetti lo hanno fatto, tramite il contratto di licenza iOS.
Apple respinge le accuse riguardo il presunto “danno” causato dagli aggiornamenti del software facendo un’analogia riguardante i lavori di ristrutturazione di una cucina. I querelanti sono paragonati a “proprietari di case che hanno lasciato un costruttore nelle loro abitazioni per ristrutturare la cucina, dando il permesso al contraente di demolire e cambiare parti della casa“.
Secondo il deposito, il tribunale terrà un’udienza il prossimo 7 marzo, e a presiederla sarà il giudice Edward J. Davila.
Ricordiamo che dopo lo “scandalo” dei rallentamenti causati dagli aggiornamenti, Apple ha offerto ai clienti interessati una sostituzione della batteria fuori garanzia a costo ridotto. Nell’ambito del programma, sono state sostituite 11 milioni di batterie per iPhone.