Qualcomm: “Senza di noi l’iPhone non esisterebbe”

Qualcomm ha iniziato le sue dichiarazioni di difesa nel processo antitrust voluto dalla FTC. Le prime parole sono ovviamente dirette ad Apple…

Durante il processo, i legali di Qualcomm hanno affermato che l’iPhone non esisterebbe senza le loro tecnologie, aggiungendo che nessun produttore è stato costretto ad acquistare i loro chip: “I produttori di smartphone erano e sono liberi di pagare le licenze per i brevetti o di progettare i propri chip“.

Andando più nelle dichiarazioni di difesa vere e proprie, la società sostiene che la causa della FTC si basa su teorie legali imperfette, visto che i clienti scelgono i chip di Qualcomm perché sono i migliori, e non per qualche costrizione particolare. Inoltre, Qualcomm ha confermato che non ha mai smesso di fornire i processori ai propri clienti, nemmeno durante una battaglia legale. Questa affermazione contraddice quanto detto da Apple pochi giorni fa, visto che il COO di Apple Jeff Williams ha dichiarato che l’azienda voleva utilizzare i chip modem 4G di Qualcomm su iPhone XS, XS Max e XR, ma Qualcomm si è rifiutata di venderli.

Qualcomm ha poi spiegato di aver deciso di iniziare a concedere in licenza la sua tecnologia modem per ottenere finanziamenti sufficienti per fare più ricerca e sviluppo sul CDMA.

Ci sono però due aspetti controversi. Innanzitutto, Apple e altri produttori di smartphone devono pagare un canone di licenza anche quando acquistano i chip da Qualcomm, una pratica che il produttore di iPhone ha descritto come “double-dipping“.

In secondo luogo, il canone aumenta con il prezzo al dettaglio del telefono che sta utilizzando la tecnologia di Qualcomm. Apple dice che, con questa pratica, Qualcomm trae profitto da innovazioni completamente indipendenti dai loro chip.

Infine, la tesi della FTC è che la politica adottata da Qualcomm aumenta il costo dei telefoni per i consumatori e si può definire di monopolio.

Starà ai giudici stabilire chi ha ragione.

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