Apple non sembra volersi fermare e deposita una nuova petizione contro Qualcomm presso lo U.S. Patent and Trademark Office. Una battaglia legale che sembra infinita.
Come riportato da Bloomberg, per Apple l’obiettivo finale di questa mossa è far sì che l’ufficio brevetti degli Stati Uniti annulli i quattro brevetti Qualcomm in questione. Tutti questi brevetti sono infatti coinvolti nella causa intentata da Qualcomm contro Apple per la loro violazione.
Nella petizione, Apple afferma che i brevetti di Qualcomm non coprono nuove idee e devono quindi essere annullati. Nello specifico, si tratta di queste tecnologie:
- Tecnologia per la messa a fuoco automatica di una fotocamera digitale
- Dispositivi che fungono sia da telefono che da assistente digitale personale
- Display sensibili al tocco
- Circuiti di memoria
Apple ha deciso di rivolgersi direttamente all’ufficio brevetti perché, rispetto ai tribunali, le decisioni sulla validazione dei brevetti sono molto più rapide. Se i quattro brevetti venissero annullati, Apple avrebbe poi vita facile anche nella causa legale contro Qualcomm.
La mossa di Apple arriva a pochi giorni dalla dichiarazione della ITC, che ha scritto che Apple è colpevole di aver violato almeno uno dei brevetti di Qualcomm.
Ricordiamo che Qualcomm e Apple sono da mesi protagoniste di una dura battaglia legale. Tutto è iniziato con una denuncia da parte di Apple, nella quale si affermava che Qualcomm aveva richiesto pagamenti per royalties di brevetti di cui non deteneva alcun diritto, arrivando a chiedere fino ad 1 miliardo di dollari per assicurare le forniture dei processori baseband degli iPhone. In totale, Qualcomm avrebbe “estorto” ad Apple 1 miliardo di dollari, che ora l’azienda richiede nella querela presentata nei mesi scorsi. Apple accusa Qualcomm anche di aver illecitamente aumentato i prezzi rispetto alla concorrenza, giocando proprio sulle non veritiere – dice Apple – royalties. In pratica, per gli avvocati di Apple, Qualcomm ha usato il suo “potere di monopolio” per non rispettare gli impegni FRAND (quelli che obbligano a concedere alcuni brevetti considerati standard del settore in modo equo, ragionevole e non discriminatorio) , facendo quindi pagare royalties molto più alte. La contro querela presentata da Qualcomm nega queste accuse e parla di semplice volontà dell’azienda di Cupertino di avere minori costi di licenza..