Casa smart, il 14% degli utenti europei comprerebbe un HomePod

Uno studio condotto da D-Link ci dice che gli italiani e gli europei hanno ancora molta confusione in testa quando si parla di casa smart, e per molti si tratta ancora di un futuro lontano. Cresce, però, la consapevolezza soprattutto verso alcune categorie di prodotti.

Dallo studio, emerge che il 16% degli intervistati non sa cosa sia una casa intelligente, mentre il 53% invece intende acquistare presto un dispositivo tra Google Home, Apple Homepod e Amazon Echo.

La ricerca ha coinvolto oltre 7.200 persone in Francia, Italia, Germania, Spagna, Svezia e Regno Unito. Nel nostro paese, il 54% degli intervistati pensa che la Smart Home sia qualcosa che riguarda un futuro ancora lontano.

Quasi un quinto degli europei (17%) ritiene che una Smart Home sia riservata a coloro che seguono le tendenze tecnologiche e solo una persona su otto pensa che la propria casa possa essere considerata “intelligente”.

Malgrado una scarsa conoscenza del tema, la ricerca dimostra che la richiesta di questo tipo di dispositivi crescerà nel 2018. Una persona su quattro in tutta Europa (25%) ha intenzione di acquistare Google Home, seguito dal 14% che afferma di voler comprare un Homepod di Apple e un altro 14% che dichiara di voler scegliere Amazon Echo.

Ma cosa spinge gli utenti ad affacciarsi in questo mondo e a comprare un accessorio “smart”?. Protezione e sicurezza della casa sono la priorità numero uno per la maggior parte degli europei (61% in Europa, 66,7% in Italia), seguita dalla possibilità di monitorare l’abitazione anche da remoto (43% in Europa, 48% in Italia), e di essere avvisati immediatamente in caso si manifesti un potenziale problema (ad esempio una perdita dai tubi – 36% in Europa, 48% in Italia) e infine come un modo per risparmiare denaro (28%). Insomma, sicurezza prima di tutto.

Tra tutti i dispositivi tecnologici disponibili oggi sul mercato, la ricerca di D-Link ha dimostrato che quelli con cui gli italiani hanno più familiarità sono:

  1. Videocamere di sorveglianza (71% in Italia, 78% in Europa)
  2. Sensori di movimento (64% in Italia, 70% in Europa)
  3. Allarmi da interno (63% in Italia, 71% in Europa)
  4. Rilevatori di fumo (62% in Italia, 69% in Europa)
  5. Termostati e termovalvole connessi (61% in Italia, 63% in Europa)
  6. Allarmi per esterno (58% in Italia, 64% in Europa)
  7. Sensori per porte e finestre (53% in Italia, 58% in Europa)
  8. Baby Monitor (46% in Italia, 35% in Europa)
  9. Controllo Remoto per tende e tapparelle (42% in Italia, 31% in Europa)
  10. Sensore per le perdite d’acqua (38% in Italia, 25% in Europa)
  11. Smart Switch (35% in Italia, 46% in Europa)
  12. Smart Plug (33% in Italia, 43% in Europa)

Dalla classifica emerge che gli italiani tendono ad affidarsi meno agli allarmi da esterno o interno rispetto al resto d’Europa e sono meno interessati ai sensori di fumo, a favore del controllo di tende e tapparelle.

E voi, avete già qualche accessorio smart nella vostra casa?

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