Nuovo suicidio negli stabilimenti cinesi della Foxconn

Arrivano ancora una volta brutte notizie dagli stabilimenti Foxconn in Cina, dove un dipendente si è suicidato lo scorso fine settimana. Erano mesi che non avvenivano tragedie di questo tipo, e ora si ritorna a parlare delle condizioni di lavoro negli stabilimenti cinesi dove opera anche Apple…

Il suicidio è avvenuto a Zhengzhou, sede di uno dei più importanti stabilimenti Foxconn dove vengono assemblati gli iPhone. La notizia è stata divulgata dalla China Labour Watch, un’organizzazione cinese che tutela i diritti dei lavoratori.

La vittima è Li Min, un uomo di 31 anni che ha deciso di togliersi la vita gettandosi da una delle finestre dello stabilimento. Min non ha lasciato alcun messaggio e non si conoscono ancora le cause di questo gesto, anche perchè l’uomo lavorava alla Foxconn solo da due mesi.

Questo gesto ha fatto però scatenare nuovamente le polemiche sulle condizioni di lavoro negli stabilimenti Foxconn, uno dei più importanti partner di Apple. L’azienda di Cupertino prevede regole ferree che devono essere rispettate dai vari fornitori, relativamente alle condizioni di lavoro, ma è chiaro che è impossibile effettuare un controllo 24 su 24. In queste settimane, si è ad esempio parlato di turni oltre le ore consentite per poter produrre il numero di iPhone X richiesti da Apple.

Rispetto a qualche anno fa, le condizioni di lavoro sono sicuramente migliorate anche grazie agli interventi diretti di Apple, e non a caso il numero di suicidi è sensibilmente diminuito. La strada da fare, però, è ancora lunga…

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