Durante la cerimonia per il ritiro della laurea honoris causa presso l’Università di Glasgow, il CEO di Apple Tim Cook ha parlato con gli studenti affrontando diversi discorsi, che vanno dall’occupazione all’immigrazione, passando anche per alcuni aneddoti legati a Steve Jobs.
Durante il discorso di ringraziamento, Tim Cook ha ribadito la sua posizione contro l’ordine esecutivo del Presidente Donald Trump in merito all’immigrazione: “Io non sostengo questo divieto e, come azienda, se non diciamo nulla rischiamo di diventare parte di questo ordine esecutivo. Apple non è una società militante politicamente, ma come azienda fa valere la sua posizione quando una scelta politica può avere ripercussioni sui suoi interessi o è rilevante per la società nel suo complesso“.
Parlando direttamente agli studenti, Cook ha detto loro di non utilizzare il denaro come fattore motivante primario delle loro scelte professionali. Citando la differenza tra fare un lavoro semplicemente per guadagnare e amare il lavoro che si fa, Cook ha ribadito che il denaro si usura velocemente e che “non sarà mai abbastanza“.
E’ stato poi chiesto quali sono le sue ispirazioni nella vita, e qui Tim Cook ha dichiarato esplicitamente che Steve Jobs ha avuto un’influenza fondamentale per la sua vita professionale: “Ho preso un forte rischio quando avevo 36 anni. Mi resi conto che ero sulla strada sbagliata e senza timone. Mi resi conto che Jobs aveva un obiettivo che era diverso da qualsiasi altro. Il suo pensiero era puro, e realmente non stava lavorando per aumentare le sue ricchezze, ma solo per creare qualcosa che potesse migliorare la vita delle persone. Per Steve Jobs le priorità nella sua vita sono state la famiglia, Apple e Pixar. In questo ordine, e nulla di più”.
Dopo Francia, Germania e Regno Unito, Tim Cook dovrebbe ora fare rientro negli Stati Uniti.
Ecco il video dell’evento: