Apple svela perchè ha iniziato a rilasciare le beta pubbliche di iOS

FastCompany ha intervistato Tim Cook e Eddy Cue, rispettivamente CEO e SVP di Apple. Tanti gli spunti interessanti, come ad esempio i motivi che hanno spinto l’azienda a rilasciare beta pubbliche di iOS.

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Eddy Cue ha svelato che la iniziale debacle di Mappe ha spinto l’azienda a scegliere di rilasciare beta pubbliche di iOS. Realizzare Mappe era diventato un compito più complesso del previsto, ma una serie di motivi spinsero l’azienda a rilasciare la versione pubblica prima di effettuare test capillari:

Tutti noi vivevamo a Cupertino, e qui le mappe funzionavano bene, molto bene. Quindi i problemi dell’applicazione per noi non esistevano. Solo quando Mappe è arrivata su iOS, gli utenti hanno iniziato a trovare diversi bug e a fornirci i loro feedback.

Quella è stata la molla che ha spinto l’azienda a rilasciare per la prima volta beta pubbliche di iOS, cosa che Jobs non aveva mai voluto fare. In primis, le beta pubbliche erano limitate a OS X (il primo esperimento ci fu con Yosemite), poi il tutto è stato esteso anche ad iOS: “Se ora gli utenti possono testare le beta di iOS,” ammette Cue, “è solo a causa di Mappe“.

Sull’accusa di “mancata innovazione” da quando Steve Jobs ha lasciato l’azienda, Cue ribadisce un concetto già ripetuto in passato:

Il mondo pensa che lavoravamo ad un prodotto rivoluzionario ogni anno mentre Steve era qui. La verità è che molti prodotti, alcuni dei quali usciti dopo la scomparsa di Steve, sono stati ideati e sviluppati per anni. Molta innovazione è incrementale e serve ad aumentare gradualmente le funzionalità hardware e software dei nostri prodotti “. 

Tim Cook, invece, ammette che non si preoccupa più degli analisti che ogni anno danno Apple per spacciata: “Il modo con cui affronto queste affermazioni è che io sono consapevole di qual è la verità. Questo non significa che l’azienda sia perfetta, non lo abbiamo mai detto. Abbiamo invece detto che cerchiamo la perfezione in ogni cosa che facciamo, ma a volte commettiamo degli errori. La cosa importante è avere il coraggio di ammettere che abbiamo sbagliato e di cambiare rotta. La cosa più importante per me come amministratore delegato è avere coraggio. La nostra strategia è quella di aiutare gli utenti ad avere una vita migliore in qualsiasi momento, sia quando sono seduti in salotto, sia quando sono in ufficio, sia quando sono a telefono o in auto”.

E sulla salute: “Stiamo facendo passi da gigante in questo settore, grazie alla collaborazione con importanti medici e ricercatori in tutto il mondo. La nostra piattaforma potrà diventare un punto di riferimento nella ricerca medica”. 

Piccolo intervento anche di Craig Federighi, il quale ha spiegato quali sono le differenze tra Night Shift di Apple e l’app f.lux da cui sembra aver preso ispirazione. Federighi spiega che in Night Shift è presenta una quantità maggiore di luce blu perchè i fosfori di colore rosso degli attuali display LCD mantengono il loro colore per più tempo e con toni più caldi, quindi utilizzando più luce blu ci sarebbero stati più artefatti durante lo scrolling sullo schermo.

Infine, Bozoma Saint John, Head of Global Consumer Marketing di Apple Music,ha detto che il grande successo della piattaforma deriva anche e soprattutto dalle playlist curate da persone in carte e ossa: “Questo è indispensabile per suscitare emozioni. Si crea un feel con l’utente, altrimenti impossibile da raggiungere con algoritmi automatizzati”.

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