L’FBI non svela (ancora) nulla sui dati dell’iPhone 5c del terrorista Farook

Dopo aver sbloccato l’iPhone 5c del terrorista di San Bernardino grazie all’aiuto della Cellebrite, l’FBI fa sapere che è ancora troppo presto per dire se nel dispositivo si sono o meno informazioni rilevanti per le indagini.

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Durante un’intervista rilasciata ieri durante la conferenza della International Association of Privacy Professionals, uno degli avvocati dell’FBI che sta seguendo la causa ha detto che i dati sono stati estratti dall’iPhone 5c del terrorista Syed Rizwan Farook e che le indagini su queste informazioni sono ufficialmente iniziate. L’avvocato fa però sapere che al momento non si sa se su questo iPhone ci siano o meno dati rilevanti per gli inquirenti, anche se la lotta portata avanti in questi mesi “… a prescindere dal risultato era un atto dovuto per le vittime dell’attentato“.

Ovviamente, il contenuto di questo iPhone non sarà svelato pubblicamente per ovvi motivi, almeno per i prossimi mesi. Lo scopo dell’FBI è scoprire collegamenti con eventuali complici e su come è stato organizzato l’attentato, ma per molti è difficile che su questo iPhone ci siano informazioni rilevanti. Il motivo? Questo iPhone 5c era il dispositivo aziendale di Farook, dato in comodato dalla Contea e oggetto di controlli dai datori di lavoro. Il dispositivo personale dell’attentatore non è stato mai ritrovato.

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